sabato 23 gennaio 2016

LO ZIBIBBO



Lo zibibbo è sia il nome di un vitigno (chiamato anche Moscato d'Alessandria) che del vino dolce che se ne ottiene. La parola "zibibbo" deriva dalla parola araba zabib che vuol dire "uvetta" o "uva passita".

L'uva zibibbo, originaria dell'Egitto, è stata introdotta per opera dei Fenici a Pantelleria, dove tuttora ne viene coltivata la quasi totalità della produzione nazionale. In Sicilia e nella zona dei Pirenei (spagnoli e francesi) dagli arabi. Di origine araba sono invece i caratteristici terrazzamenti dell'isola in cui viene coltivato il vitigno. Oggi lo Zibibbo viene coltivato con una coltura moderna "cordone speronato" in Sicilia e con particolare successo nella zona tra Erice e Mazara del Vallo, le cui uve producono un vino secco di grande pregio, ideale per abbinamenti con ostriche e pesci dalla carne bianca come saraghi orate ecc. Dall'uva Zibibbo si ricava non solo il vino Zibibbo IGT, ma anche DOC come il moscato di Pantelleria e l'Erice vendemmia tardiva Zibibbo.

A foglia media, normalmente trilobata, a grappolo ben voluminoso e oblungo, l'acino è grosso, ovoidale a buccia spessa di colore verde tendente al giallo; la maturazione è un po' tardiva.
L'uva Zibibbo è usata sia per la vinificazione sia per il consumo diretto o per l'essiccazione. L'uva Zibibbo ha particolari proprietà organolettiche.

Se ne ricava un vino giallo paglierino carico con riflessi dorati, dolce e con elevato grado alcolico dal caratteristico profumo. Oltre al consumo a sé stante è utilizzato per la produzione del vino DOC di Pantelleria, nella versione passito, moscato, spumante, del Pantelleria Zibibbo dolce e del vino Erice vendemmia tardiva Zibibbo. Si accompagna a formaggi e pasticceria secca.

Il 26 novembre 2014 a Parigi l'UNESCO ha dichiarato la pratica agricola della coltivazione della vite Zibibbo ad alberello, tipica di Pantelleria, patrimonio dell'umanità. Il dossier, coordinato dal prof. Pier Luigi Petrillo (che in precedenza aveva coordinato con successo le candidature all'UNESCO delle Dolomiti, della Dieta Mediterranea e dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato), è stato approvato all'unanimità da tutti gli Stati parte dell'UNESCO: si tratta della prima pratica agricola al mondo ad ottenere questo prestigioso riconoscimento.

Tipico prodotto dell’isola di Pantelleria, lo Zibibbo è un vino profumatissimo e dal sapore eccezionale che richiama alla mente i colori e le atmosfere del Mediterraneo. Data la scarsità del territorio coltivato e le sempre maggiori difficoltà incontrate dai produttori, si tratta di un vino che ormai sta diventando sempre più una rarità.

E, come tale, merita di essere apprezzato in tutte le sue sfaccettature: non solo per la sua grande qualità, ma anche per via del fatto che viene prodotto da una vera e propria “agricoltura eroica”, capace di sopravvivere nei secoli in una terra arida e difficile.
Secondo il disciplinare di produzione, infatti, può essere ottenuto solo da uve provenienti da quest’isola; anche tutte le operazioni di vinificazione devono essere rigorosamente condotte a Pantelleria, mentre è consentito l’imbottigliamento del prodotto in tutto territorio amministrativo della Regione Autonoma della Sicilia. La DOC per i vini dell’isola di Pantelleria fu istituita nel 1971, quando venne pubblicato il Disciplinare di produzione dei vini a Denominazione d’Origine Controllata “Moscato di Pantelleria”, “Passito di Pantelleria” e “Pantelleria”. In particolare, sotto la tipologia “Pantelleria” ricade anche lo Zibibbo; il Disciplinare è stato successivamente modificato nel 2000.
Le statistiche riportano che, sull’isola, è addirittura coltivato a Zibibbo circa il 95% dei vigneti. Da questo vitigno si ricava non solo l’omonimo vino ma anche, ad esempio, i famosi Moscato e Passito di Pantelleria; inoltre, a causa della sua dolcezza, il prodotto ottenuto può essere anche utilizzato come vino da taglio soprattutto per i vini del nord Italia, che spesso sono deficitari in termini di contenuto zuccherino e di aromaticità. I maggiori acquirenti, in tal senso, sono le regioni del Veneto e del Piemonte. La resa dell’uva in vino si aggira intorno al 70%, per una produzione massima di 70 ettolitri per ettaro.



L’uva Zibibbo matura abbastanza tardivamente e presenta grappoli voluminosi, con acini dal bel colore verde-giallo. È ottima non solo per la produzione di vino, ma anche per il consumo diretto: a causa della sua dolcezza, infatti, viene commerciata sia come uva da tavola che come uva passa.

La produzione è molto bassa: si parla di qualcosa come 10 quintali per ettaro che, paragonato ad altre zone italiane che producono invece 70-120 quintali per ettaro, è davvero indicativa delle difficili condizioni nelle quali le uve Zibibbo si trovano a crescere. Lo stesso Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha riconosciuto ai viticoltori di Pantelleria l’attestazione di “agricoltura eroica”, per via delle difficoltà di coltivazione in un mondo nel quale i piccoli produttori stanno ormai scomparendo, e la produzione di Zibibbo sta registrando un declino costante negli anni.
L’85% dell’economia isolana ruota intorno alla viticoltura e alla produzione degli straordinari vini a DOC di Pantelleria.

Lo Zibibbo è un vino dall’inconfondibile colore giallo dorato brillante, che può essere anche presentare riflessi dorati. Il profumo è tipico, gradevole e fruttato, con note di mandorla, albicocca e zagara. Il sapore è caratteristico di moscato, dolce, aromatico e con un tipico retrogusto di mandorla; vino di gran corpo, lo Zibibbo lascia in bocca un finale aromatico ed elegante.

La gradazione alcolica minima di questo vino è di 10°, con un’acidità totale minima di 5 grammi per litro ed un estratto secco netto minimo di 18 grammi per litro.

Lo Zibibbo viene servito rigorosamente freddo, a temperature comprese fra 8 e 12°C; il bicchiere ideale è un tulipano medio piccolo.

Ottimo come aperitivo, esalta in modo eccezionale i tipici piatti mediterranei a base di pesce e di crostacei. Alcuni apprezzano anche l’abbinamento con piatti saporiti come il foie gras o i formaggi erborinati, ma è con i sapori dolci che questo vino si trova in miglior compagnia. I dolci tipici della tradizione siciliana come cannoli, paste di mandorla, cassata sono un ottimo accompagnamento allo Zibibbo, ma anche dessert o gelati a base di pistacchio o con creme di ricotta.


Abbiamo creato un SITO
per Leggere Le Imago
Poni una Domanda
e Premi il Bottone il
Sito Scegliera' una Risposta a Random
Tra le Carte che Compongono il Mazzo
BUON DIVERTIMENTO
gratis

PER TABLET E PC

LE IMAGO
.

 ANCHE

PER CELLULARE


NON SI SCARICA NIENTE
TUTTO GRATIS


DOMANDA
CLIK
E
RISPOSTA

FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.

.

Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti/blog personalizzati con Layout Responsive (visibili anche su cell) scrivere - postmaster(at)mundimago.org

ScambioBannerGratis

motori di ricerca