venerdì 24 giugno 2011

BULIMIA




BULIMIA


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Un soggetto affetto da bulimia presenta le seguenti caratteristiche:

•Abbuffate ricorrenti (almeno due volte la settimana per tre mesi) caratterizzate dal consumo di grandi quantità di cibo e dalla sensazione di perdere il controllo durante l’abbuffata;
•Comportamenti compensatori (utilizzo di lassativi, diuretici, farmaci anoressanti, clisteri, giorni di digiuno, tuttavia il vomito autoindotto è la forma di compenso maggiormente utilizzata);
•Preoccupazione estrema per il peso e l’aspetto corporeo;
•Autostima legata al peso e all’aspetto corporeo.
La caratteristica principale di questo disturbo alimentare è la presenza di un circolo ripetitivo:

preoccupazione per il peso e le forme corporee

dieta ferrea

abbuffate

vomito autoindotto

La diretta conseguenza dell'intensa preoccupazione per le forme e il peso in soggetti che basano l'autovalutazione personale sulla magrezza è cercare di dimagrire seguendo una dieta, così tale dieta da origine alla comparsa delle abbuffate; non rispettare la dieta genera una perdita di controllo nel soggetto. Così inizialmente trasgredire la dieta compiendo abbuffate porta ad emozioni positive (sollievo, benessere), col passare del tempo invece le abbuffate portano ad emozioni negative (ansia, paura di ingrassare, senso di colpa, vergogna e disgusto).

Molto spesso le crisi bulimiche avvengono quando il soggetto è solo, soprattutto perché è presente la vergogna per questa abitudine alimentare; alle volte vi è pianificazione e di solito si riscontra la perdita di controllo e una rapidità nell’ingestione del cibo. Il soggetto spesso interrompe l’abbuffata solo nel momento in cui “è pieno da star male” o vi è la presenza di emozioni negative che non permettono ulteriore assunzione di cibo.
Frequentemente le crisi bulimiche sono seguite dalla messa in atto di comportamenti compensatori allo scopo di impedire l’aumento di peso, tra i più abituali è presente il vomito auto indotto.
Comportamenti frequenti di vomito portano alla perdita dello smalto dentale, aumento delle carie, ingrossamento di ghiandole salivari.

TRATTAMENTO BULIMIA
Il trattamento della bulimia con la psicoterapia cognitiva ha come obiettivo modificare l’idea che il peso e le forme corporee costituiscono l’unico o il principale fattore in base al quale calcolare il proprio valore personale.

Il trattamento prevede tre fasi:

•La prima fase è di psico-educazione, ovvero è volta a fornire informazioni sul disturbo e a ridurre le abbuffate regolarizzando la frequenza dei pasti e utilizzando attività alternative;
•La seconda fase ha lo scopo di rendere stabile il comportamento alimentare attraverso la normalizzazione delle porzioni e la scelta della qualità degli alimenti, e a ridurre l’eccessiva preoccupazione per il peso e le forme corporee;
•La terza fase riguarda il consolidamento e l’applicazione di procedure finalizzate a prevenire le ricadute, a mantenere i risultati raggiunti durante il trattamento.






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ANORESSIA



ANORESSIA



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Una persona è affetta da anoressia se manifesta le seguenti caratteristiche:

•Perdita di peso rilevante;
•Paura intensa di ingrassare anche quando si è sottopeso;
•Alterazione della percezione del proprio peso, della taglia e rispetto alle forme corporee;
•Scomparsa delle mestruazioni (nelle donne assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi);
•Presenza di depressione, irritabilità, isolamento sociale, preoccupazione per il cibo, comportamenti ossessivi (rituali) e riduzione della capacità di concentrazione.
La caratteristica principale dell' anoressia è il rifiuto del cibo e chi soffre di tale disturbo ha sempre una intensa fame ed appetito, tale rifiuto è generato dalla forte paura di ingrassare, dall’insoddisfazione per il proprio aspetto corporeo, dall’idea di far preoccupare qualcuno e dalla necessità di controllare l'alimentazione.
Così per evitare di aumentare di peso il soggetto mette in atto una serie di comportamenti come seguire una dieta ferrea, usare prodotti come lassativi, diuretici, clisteri, farmaci anoressanti; fare esercizio fisico eccessivo oppure, indursi il vomito dopo aver mangiato anche piccole quantità di cibo.
Si distinguono due forme di anoressia: l'anoressia restrittiva, forma in cui il dimagrimento è causato dal digiuno e dall'intensa attività fisica e l'anoressia con bulimia, patologia in cui il soggetto mette in atto comportamenti che insieme al digiuno servono a diminuire il peso corporeo (abuso di lassativi e/o diuretici, vomito). La percezione dell’aspetto fisico dei soggetti anoressici, risulta essere molto distorta e può essere riferita alla totalità del corpo (“sono troppo grassa”), oppure solo ad alcune parti che corrispondono frequentemente ad addome, glutei e cosce. Tali parti sono continuamente tenute sotto controllo attraverso comportamenti come il pesarsi continuamente, il misurarsi con il metro e verificare allo specchio le parti percepite come grasse.
L'anoressia raramente insorge prima della pubertà, infatti i dati disponibili evidenziano come il disturbo si manifesta soprattutto nella prima adolescenza (tra i 13 ed i 18 anni).
Le cause sono spesso imputabili alla presenza di un evento della vita stressante, come lasciare casa per trasferirsi all'università, in collegamento con l'esordio del disturbo. L'evoluzione e gli esiti dell'anoressia sono estremamente variabili; in alcuni casi è possibile parlare di completa remissione; in altri casi, fasi di remissione, con recupero del peso corporeo, si alternano a fasi di riacutizzazione. Altri ancora presentano un'evoluzione cronica, con progressivo deterioramento nel corso degli anni.

Caratteristiche che possono essere presenti nei soggetti con diagnosi di anoressia:

•Tendenza al perfezionismo nel paziente (presenza di standard elevati, timore degli errori, autovalutazioni severe, dubbio di capacità, aspettative altrui elevate, timori delle critiche, paura del fallimento, attenzione selettiva alla prestazione e presenza di autocritica);
•Presenza di criticismo genitoriale subito dal paziente (cioè la presenza di un atteggiamento di rimprovero ripetitivo e pervasivo, dove colui che rimprovera mostra la propria disapprovazione verso qualcuno; la presenza del criticismo porta allo sviluppo di un disorientamento personale, ad un atteggiamento autosvalutativo e allo sviluppo di scarsa fiducia in sé).
Trattamento dell'Anoressia
Il trattamento dovrebbe essere effettuato da una equipe multidisciplinare, composta da medici (con competenze internistiche e psichiatriche), psicologi-psicoterapeuti e dietisti.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale dell’anoressia punta a cercare di modificare l’idea che il peso e le forme corporee costituiscono l’unico o il principale fattore in base al quale calcolare il proprio valore personale. Il trattamento prevede tre fasi:

•la prima è finalizzata a normalizzare il peso e abbandonare i comportamenti di controllo del peso; •la seconda fase a migliorare l’immagine corporea, la valutazione di sé e i rapporti interpersonali;
•la terza a terminare la terapia e prevenire le ricadute.




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giovedì 23 giugno 2011

Un'altra economia è possibile , Domani i Gas sbarcano all'Aquila


Un'altra economia è possibile 
Domani i Gas sbarcano all'Aquila

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Tre giorni di incontri, dibattiti, laboratori. Di passeggiate, teatro, musica. Ma soprattutto tre giorni, il 24, 25 e 26 giugno, per dare una spinta nella giusta direzione all'economia sconquassata dell'Aquila e provincia. È questo l'obiettivo principale dello 'Sbarco Gas 2011', il convegno nazionale dei Gruppi di acquisto solidale organizzato per quest'anno nel capoluogo abruzzese.
Sono ormai trascorsi più di due anni da quel 9 aprile 2009 tristemente noto per il terremoto di grado 6.3 della scala Mercalli che attorno alle 3 e mezzo del mattino devastò l'Abruzzo causando 309 morti e 2000 feriti. Da allora si è assistito a tentativi molto diversi di intervento per la ricostruzione delle zone terremotate.
Dall'altisonante 'New Town' proposta dal governo, una schiera di palazzine disposte attorno ad un centro commerciale che gli urbanisti definirono “a rischio ghetto” e i magistrati hanno messo sotto osservazione per odore di mafia negli appalti, al 'progetto Eva', portato avanti da un team di architetti volontari assieme ai cittadini, che mira alla ricostruzione in chiave ecosostenibile e a costi ridottissimi di Pescomaggiore, piccolo borgo di soli 45 abitanti.
Ciò che invece proprio stenta a ripartire è l'economia locale. Le botteghe dei commercianti restano chiuse, così come i negozi e i ristoranti. Ecco che per dare una mano i gruppi Gas italiani hanno deciso di organizzarsi per svolgere proprio a L'Aquila il loro ritrovo annuale.
“Il capoluogo era un punto di riferimento, un nodo importante anche per i produttori locali, biologici – ci ha spiegato Manuela Cozzi, una delle promotrici dell'evento –. La crisi economica, i cui effetti sono stati moltiplicati qui dal terremoto, ha affossato soprattutto queste reti di micro-economia, alle quali è necessario dare un nuovo slancio”.
Da qui, dunque, l'idea di richiamare l'attenzione su L'Aquila. “Ci siamo costituiti come rete di economia solidale anche per creare una rete di relazioni; per riscrivere l'economia aquilana partendo da modelli di economia sostenibile. Ci siamo candidati per accogliere il convegno nazionale gruppi d'acquisto e la rete gas ha accolto di buon grado questa proposta, cui stiamo lavorando da ottobre”.
Il convegno dei Gas assume così, per quest'anno, un respiro più ampio. Si pone come un momento di riflessione su modelli economici diversi, dal basso, incentrati sul chilometro zero e sui prodotti locali. “Non ci sarà solo il convegno, ma si parlerà di tutta una serie di buone pratiche dal basso cui ispirarsi. Parleranno rappresentanti delle Transition Town, dei Comuni Virtuosi. Parlerà Roberta Carlini, autrice del libro 'L'economia del noi'”.
È attesa una partecipazione molto ampia, anche per questo oltre ai dibattiti e alle conferenze gli organizzatori hanno deciso di arricchire il programma con momenti culturali, spettacoli, eventi musicali, visite guidate e passeggiate nella città e nel territorio. E ai margini del convegno sarà allestito un mercato contadino con i produttori agricoli locali e regionali e quelli di artigianato rurale.
“Quello che vogliamo fare – ha concluso Manuela Cozzi - è reinventare nuove forme di relazione, privilegiando il chilometro zero e valorizzando quella grande varietà di prodotti che l'Abruzzo offre in maniera così generosa, dallo zafferano, alle lenticchie, ai formaggi biologici di animali ancora transumanti”.
L'Aquila, costretta dal destino a ripartire da zero si propone come una fucina a cielo aperto per sperimentare una nuova economia. La sua drammatica vicenda potrebbe così far scattare la molla del cambiamento sociale.
Per saperne di più: www.sbarcogaslaquila.it



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martedì 21 giugno 2011

Noi siamo quello che mangiamo



Noi siamo quello che mangiamo





Mangiare bene non è un atto banale, persino lo stare a tavola non rientra più tra i nostri abituali comportamenti, mangiamo in piedi un panino al volo, alla scrivania in ufficio o in una fredda e chiassosa mensa aziendale cibi industriali dall'involucro affascinante ma dal sapore inesistente.
Non capita spesso di avere l'ufficio vicino ad una cascina o in mezzo ad un frutteto, bisogna perciò imparare a fare attenzione a ciò che si mangia partendo senz'altro con un occhio più attento su quello che si compra.
Etichette, simboli e denominazioni dei prodotti sono tutti strumenti che ci aiutano in questa ricerca.

Proviamo a comprendere le caratteristiche di ciò che ingeriamo; a conoscere le giuste combinazioni alimentari per una migliore alimentazione quotidiana; nel fare la spesa, dedichiamo un pò di tempo nel leggere le etichette di ciò che compriamo.
ItalaiRitrovata desidera essere anche questo: una guida e un "aiutino" nella vita quotidiana alla ricerca del buono , del sano, e di ciò che fa bene alla salute.
Oltre a farci vivere meglio e più a lungo ci accresce dal punto di vista culturale regalandoci una maggiore consapevolezza del nostro territorio e delle nostre tradizioni alimentari: la vera dieta mediterranea! Fa riflettere il fatto che l'Italia conti ben 4500 prodotti tipici e la maggior parte degli italiani consuma abitualmente come pasto un panino scongelato o un'insalata pre-lavata.
Una consapevolezza maggiore, la capacità di saper scegliere, la qualità del cibo rende l'uomo più libero, dietro ogni sapore ci sono storie: saper estrarre un olio, far invecchiare un vino o essiccare una pasta sono gesti che racchiudono passioni, esperienza e sapienza ben radicate nel territorio che sono capaci di restituire salute e benessere.
Introdurre nell'organismo alimenti sani, frutto della tradizione ed ancor meglio se coltivati biologicamente così da non contenere residui sintetici, assicura cellule più sane e quindi persone più felici.


La vita è più bella per chi mangia bene!

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Frutta e Ortaggi di stagione




Frutta e Ortaggi di stagione





GENNAIO Alchechengi, Arance, Mandarini, Mele, Pere, Pompelmi
Broccoli, Cardi, Cavolfiori, Cavolo cappuccio, Cavolini di Bruxelles, Cicoria, Erbette, Finocchi, Funghi, Patate dolci, Porri, Scalogni, Sedano rapa, Spinaci, Topinanbur, Tartufi neri, Verze
FEBBRAIO Alchechengi, Arance, Mandarini, Mele, Pere, Pompelmi
Broccoli, Cardi, Cavolfiori, Cavolo cappuccio, Cavolini di Bruxelles, Cicoria, Erbette, Finocchi, Funghi, Patate dolci, Porri, Scalogni, Sedano rapa, Spinaci, Topinanbur, Tartufi neri, Verze, Zucche
MARZO Alchechengi, Arance, Mandarini, Mele, Pere, Pompelmi
Barbabietole, Broccoli, Carciofi,Cavolfiori, Cavoli, Cavolini di Bruxelles, Cicoria, Dolcetta, Erbette, Fionocchi, Funghi, Patate dolci, Porrri, Scalogni,, Sedano rapa, Spinaci, Topinanbur, Tartufi neri, Verze
APRILE Arance, Fragole, Mandaranci,Mele, Pere
Aglio, Asparagi, Barbabietole, Broccoli, Carciofi, Cavolfiori, Cavoli, Cicoria, Carota, Fagioli, Lattuga, a cappuccio, Lattuga riccia, Porri, Rabarbaro, Rafano, Rape, Scalogni, Sedano rapa, Spinaci, Tarassaco,
MAGGIO Arance sanguinelle, Ciliegie, Fragole, Limoni, Nespole
Aglio, Asparagi, Barbabietole, Broccoli, Carciofi, Cavolfiori, Cavoli,Cipollotti, Fave, Indivie, Lattuga a cappuccio, Lattuga riccia, Piselli, Porri, Rafano, Rape, Ravanello,Rucola, Scalogni, Spinaci,Taccole, Zucchine
GIUGNO Albicocche, Angurie, Ciliegie, Fragole, Limoni, Meloni, Nespole, Pesche, Prugne Aglio, Barbabietola, Bietole, Cavoli, Cetrioli, Lattuga riccia, Fagiolini, melanzane, Peperoni, Piselli, Pomodori, Ravanelli, Rucola, Spinaci, Zucchine
LUGLIO Albicocche, Angurie, Ciliegie, Fragole, Limoni, Meloni, Nespole, Pesche, Prugne
Aglio, Barbabietola, Bietole, Cavoli, Cetrioli, Lattuga riccia, Fagiolini, Melanzane, Peperoni, Piselli, Pomodori, Ravanelli, Rucola, Spinaci, Zucchine
AGOSTO Albicocche, Angurie, Fichi, Fragoline di bosco, Gelsomore, Lamponi, Meloni, Mirtilli, More, Nespole, Noci, Pesche, pere, prugne Aglio, Barbabietola, Carote, Cetrioli, Cipolle, Fagioli, Fagiolini,Finocchi, Melanzane, Peperoni, Pomodori, Rucola, Zucchine
SETTEMBRE Angurie, Melograni, Meloni, Noci, Pere, Pesche Barbabietole, cavolfiori, Cavoli, Cetrioli, Cipolline, Funghi selvatici, lattuga riccia, Fagiolini, Fagioli, melanzane, Patate, peperoni, Pomodori, Rucola, Scalogni, Zucchine
OTTOBRE Cachi, Mandorle, Melograni, Mele, Nocciole, Noci, Pere, Uva
Barbabietole, Broccoli, Cavolfiori, Cavoli, Cavolini di Bruxelles, Cetrioli, Erbette, Finocchi, Funghi selvatici, Lattuga a cappuccio, Lattuga riccia, Patate, peperoni, Porri, Scalogni, Sedano rapa, Spinaci, Zucche
NOVEMBRE Cachi, Castagne, Mandarini, Mandorle, Melagrane, Mele, Nocciole, Noci, Pere, Uva
Broccoli, Carote, cavolfiori, Cavoli, Cavolini di Bruxelles, Cicoria, Dolcetta, Erbette, Finocchi, Funghi selvatici, Lattuga a cappuccio, Lattuga riccia, Patate, Porri, Scalogni, Sedano rapa, Spinaci, Tartufi bianchi e neri, Zucche
DICEMBRE Alchechengi, Arance, Cachi, Mandarini, Mandorle, Melagrane, Mele, Nocciole, Noci, Pere
Broccoli, Cardi, Cavolfiori, Cavolo cappuccio, Cavolini di Bruxelles, Cicoria, Dolcetta, Erbette, Finocchi, Funghi, Patate dolci, Porri, Scalogni, Sedano rapa, Spinaci, Tartufi bianchi e neri, Verze




Acquistare e consumare frutta e verdura di stagione significa alimentarsi in modo corretto, sano e naturale Oggi, grazie a moderne tecniche di coltivazione ed alla ricerca, le primizie ed altri frutti fuori stagione si trovano praticamente tutto l'anno.

Mangiare seguendo il ritmo della nostra terra significa imparare che cosa di mese in mese l’Italia ci può offrire: mangiare ortaggi e frutta che arrivano sulle nostre tavole nutriti dei raggi del sole e non alimentati in serra, significa fare un pieno di nutrienti. E tutto questo senza naturalmente sacrificare l’atto del mangiar bene.

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Noi siamo quello che mangiamo






Noi siamo quello che mangiamo” ed è per questo che non possiamo valutare la qualità
di un prodotto alimentare come faremmo per un oggetto qualsiasi, ma dobbiamo considerare tutta una serie di aspetti che hanno a che fare direttamente con la sicurezza e la salute.
 
Ogni alimento è un prodotto particolare: noi lo ingeriamo, dentro di noi si trasforma, ci da il materiale per "nutrirci" e ricambiare i tessuti del nostro corpo.  
La qualità quindi è un concetto complesso, che coinvolge molteplici soggetti: dall’agricoltore, fino al punto di distribuzione
deve poter partecipare allo sviluppo di un sistema di assicurazione della qualità (rispetto delle norme nei metodi di
produzione e manipolazione, controlli sui prodotti, rintracciabilità…).
 
Per valutare un prodotto alimentare occorre tenere in considerazione due aspetti fondamentali: la sicurezza e la soddisfazione del gusto.  
SICUREZZA: significa che tutto ciò che mangiamo non deve nuocere alla salute ; né subito, né a distanza di anni
SODDISFAZIONE DEL GUSTO: mangiare è un piacere. Ad ogni prodotto devono corrispondere precisi criteri rispetto all'aspetto . al sapore, all'odore, alla consistenza .




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leggere l’etichetta di un prodotto è importante




Etichette

Saper leggere l’etichetta di un prodotto è importante perché permette al consumatore
di essere sicuro sul prodotto acquistato.

Il consumatore deve saper leggere contemporaneamente la denominazione di vendita, la
quantità, la scadenza, e nel caso degli alcolici, la percentuale di alcol contenuto. Queste
informazioni devo essere riportate sullo stesso campo visivo.
Denominazione di Origine Protetta: garantisce che il prodotto è strettamente legato
al territorio d’origine, perché tutte le fasi di lavorazione caratterizzanti devono avvenire
all’interno di quel territorio.
Indicazione Geografica Protetta: in tutte le fasi del ciclo produttivo è escluso l’utilizzo
di prodotti chimici ed è previsto esclusivamente l’impiego di coltivazioni rispettose dell’
ambiente
Indicazione Geografica Tipica: almeno una delle fasi di lavorazione caratterizzanti (in
particolare quella che dà al prodotto le sue caratteristiche tipiche) deve avvenire all’interno
di quel territorio.
Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Sono il livello più elevato previsto
dalla normativa sulla classificazione dei vini. Nel loro disciplinare sono inserite le stesse
prescrizioni della DOC con in aggiunta una serie di altre disposizioni tra cui, la presenza di un
“contrassegno di stato”.
Denominazione di Origine Controllata.

Prodotto 100% Italiano: indica che l’olio è prodotto interamente con olive italiane.

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Frutta intagliata, anguria fiore



Frutta intagliata : anguria fiore








 Corso di frutta intagliata realizzato da Pantaleo Gesmundo

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lunedì 20 giugno 2011

La soppressata è un insaccato simile alle salsiccie tradizionali



La soppressata è un insaccato simile alle salsiccie tradizionali. Il suo nome deriva dal verbo soppressare (stringere con soppressa) ovvero dall'azione compiuta mentre il salume è in fase di essiccazione, dandogli la caratteristica forma appiattita. Quasi tutte le regioni italiane hanno la loro soppressata, e viene chiamato in modi diversi, come sopressata o soprassata (in toscana capofreddo, ma l'impasto è differente). La carne scelta per la preparazione della soppressata è solitamente di puro suino, macellata fresca con selezione di tagli di prosciutto, spalle e rifili di pancetta, ma esistono anche alcune varianti che prevedono l'utilizzo di carne bovina. Il misto di carne e lardo viene insaccata in budelli e pressata, quindi lasciata essiccare per un periodo che va dalle 3 alle 12 settimane, a seconda del diametro della soppressata, dove il prodotto perde circa il 30 per cento del peso originario.



La soppressata più famosa è la soppressata di Calabria, tra l'altra l'unica che si fregia del riconoscimento di presidio DOP Denominazione di Origine Protetta. Il disciplinare di produzione impone che: la soppressata di Calabria deve essere ottenuta dalla lavorazione di carni di suini nati nel territorio delle regioni Calabria, Basilicata, Sicilia, Puglia e Campania ed allevati nel territorio della regione Calabria dall’età massima di quattro mesi. Le fasi di macellazione e lavorazione devono aver luogo nel territorio calabrese, e dalla lavorazione sono escluse le carni di verri e scrofe. Al momento della macellazione i suini debbono essere di peso non inferiore a 140 kg, di età non inferiore ad otto mesi, avere le caratteristiche proprie del suino pesante italiano, ottenuto impiegando razze tradizionali di taglia grande quali: Calabrese; Large White e Landrace Italiana così come migliorate dal libro genealogico italiano o figli di verri di quelle razze; suini figli di verri della razza Duroc, così come migliorate dal libro genealogico italiano; suini figli di verri di altre razze o di verri ibridi purchè detti verri – siano essi nati in Italia o all’estero - provengano da schemi di selezione o incrocio attuati con finalità non incompatibili con quelle del libro genealogico italiano, per la produzione del suino pesante. Per la produzione della soppressata di Calabria i suini debbono inoltre presentare il marchio di qualità «suino allevato in Calabria» e rispettare le prescrizioni per quanto concerne razze, alimentazione e tecniche di allevamento. I mangimi per l’alimentazione dei suini debbono essere mangimi composti integrati di orzo, favino, mais, ghiande, ceci, in misura non inferiore al 50 per cento del contenuto. Non è consentito l’utilizzo nell’alimentazione di manioca e patate e di sottoprodotti che potrebbero conferire alle carni ed al grasso sapori ed odori indesiderati. Per avere carni più compatte per l’ingrasso è vietata l’alimentazione a brodo. Nella preparazione dell'impasto per la soppressata di Calabria è ammesso l’uso di soli ingredienti naturali come sale (cloruro di sodio), pepe nero in grani ed in polvere, pepe rosso piccante, pepe rosso dolce, crema di peperoni e vino. Con la denominazione «Soppressata di Calabria» si intende il prodotto preparato con l’impasto della carne, tritata a medio taglio, ricavata dal prosciutto e dalla spalla di suini non congelati, con grasso ben scelto ricavato dal lardo della parte anteriore del lombo, vicino al capocollo, ed ingredienti aromatici naturali. Il grasso ben scelto deve essere contenuto in una percentuale variabile dal 12 al 15 per cento, per ogni chilogrammo di carne lavorata. Le carni selezionate ed il lardo vengono lavorati dopo aver raggiunto la temperatura interna compresa tra 0° e 3°C. Il macinato è insaccato in budella naturali di suino, forate e quindi legate a mano con spago naturale. La forma è assimilabile ad una figura cilindrica leggermente schiacciata, della lunghezza di cm 15 circa e del diametro di cm 6 circa. La stagionatura della soppressata di Calabria deve essere fatta allo stato naturale in apposito ambiente, igienicamente sano, per quaranta giorni. Nonostante il disciplinare di produzione della soppressata di Calabria sia piuttosto rigido e preveda l'utilizzo delle parti migliori del maiale, consente purtroppo l'impiego di svariati additivi, al pari di un prodotto qualunque. Per la sua produzione infatti, possono essere aggiunti nell'impasto:
caseinati
acido ascorbico E200
lattato di sodio E325
nitrato di sodio E251
nitrato di potassio E252
nitrito di sodio E250
nitrito di potassio E249

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venerdì 3 giugno 2011

BLOG DI CIPIRI: Milano SI muove, 5 referendum per cambiare la citt...






Il 12 e 13 GIUGNO, insieme ai referendum nazionali a Milano si votano anche 5 REFERENDUM PER L’AMBIENTE!!! promossi dal comitato di Milano si muove, qui puoi trovare i 5 quesiti in dettaglio



BLOG DI CIPIRI: Milano SI muove, 5 referendum per cambiare la citt...: "Milano SI muove, 5 referendum per cambiare la città Posted: maggio 30th, 2011 http://www.milanosimuove.it/ Il 12 e 13 GIUGNO,..."

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