martedì 23 febbraio 2010

Crema pasticcera ........

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Crema pasticcera
La crema pasticcera è una crema dolce molto usata in cucina, facile da realizzare. Il segreto per prepararla alla perfezione è quello di mescolarla lentamente durante la cottura.


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OROSCOPO
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Ingredienti
3 tuorli
60 gr. di zucchero
75 gr. di farina
1/2 l. di latte intero
buccia di limone

Preparazione
Versare in una piccola casseruola i tuorli assieme allo zucchero e lavorarli fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.


Unire la farina setacciata e la scorza del limone facendo attenzione a grattugiare solo la parte gialla.


Versare il latte in una pentola e portarlo ad ebollizione, toglierlo dal fuoco ed aggiungerci il composto di uova mescolando continuamente con la frusta.


Rimettere la casseruola sul fuoco e riportare la crema ad ebollizione avendo cura di mescolare continuamente. Proseguire la cottura per 5 minuti e aromatizzare condel marsala (facoltativo).


Togliere dal fuoco e mentre la crema si raffredda mescolare di tanto in tanto per evitare la formazione della pellicina sulla superficie. In alternativa coprire la casseruola con la pellicola da cucina.

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Lasagna alla napoletana .....

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Lasagna alla napoletana
Questa è la ricetta originale delle lasagna alla napoletana con ricotta e polpette.

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OROSCOPO
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Ingredienti 8/10 persone
lasagne di semola tipo Napoli Gr.500
salsa di pomodoro in bottiglie N°2 (quelle in commercio tipo Cirio)
una lattina piccola di concentrato di pomodoro
4/5 cucchiai di olio
50 gr.di burro
qualche pezzetto di carne di maiale tipo spuntature
Mozzarella gr,250/300
provola gr. 250/300
ricotta gr.350/400
carne tritata per le polpettine gr.500;
uova N°4
formaggio parmigiano gr:100/150
pane da ammollare per le polpette
vino bianco
noce moscato
zucchero
basilico
sale
pepe

Preparazione
Per prima cosa preparare le polpette. Mettere in ammolo in acqua fredda della mollica di pane, strizzarla, prenderne una quarta parte del peso della carne e impastarla con essa ,con due uova sale pepe noce moscata un mezzo bicchire di vino bianco secco e formaggio parmigiano.Fare delle polpettine e friggerle nell'olio. Mettere da parte e dedicarsi alla preparazione delle lasagne.


Soffriggere con olio e burro la carne di maiale ed aggiungere il concentrato e le bottiglie di pomodoro,il basilico, il sale, un pizzico di zucchero, un bicchiere di acqua e far bollire il sugo per circa un'ora a fuoco lento girando di tanto in tanto, attenzione con il sale in quanto le bottiglie di pomodoro sono già abbastanza salate.
In una pentola con acqua salata far lessare le lasagne al dente. Scolarle e sciacquarle con un pò di acqua fredda affinché non si attachino l'un l'altra e tenerle a parte.
Ungere il fondo di una teglia con un pò di burro e qualche cucchiaio di sugo e formare il primo strato di lasagne, fare uno strato di ricotta (se questa dovesse essere un pò solida la si può ammorbidire con un pò di latte e aggiustarla di sale), aggiugere le polpettine, la mozzarella e provola a fettine, un po' di uovo sbattutto, salsa di pomodoro e formaggio parmigiano. E cosi' man mano con un secondo, un terzo strato e più a seconda del formato della teglia.
Sullo strato finale cospargere con sugo, formaggio e fiocchetti burro.


Infornare a 200 gradi a forno già caldo al primo piano del forno per 35/45 minuti o affinché la superficie non sia abbastanza dorata.



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Il vino senza alcol ???

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Vino senza alcol: siete a favore o contro?
Anche in Italia è arrivato il vino senza alcol. Quali sono le caratteristiche di questa bevanda che si presenta in veste assolutamente nuova e originale? Chi è a favore e chi no?


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Sul vino si è parlato sempre tanto, nel bene e nel male, sicuramente in questi ultimi anni è stato parecchio rivalutato per le sue proprietà salutari, perché bevuto nella giusta quantità non è nocivo, anzi!
Ovviamente a questo seguono molte notizie e informazioni che risultano esser a suo sfavore, ad esempio in dosi elevate causa serie malattie a carico del fegato (cirrosi epatica), del pancreas (pancreatite), innalzamento di pressione, aumento di radicali liberi e dunque di ossidamento cellulare, nonché invecchiamento dei nostri tessuti spesso troppo precoce. Tale invecchiamento, come credono alcuni, non è solo da leggere a livello estetico, ma soprattutto a livello interno, più nascosto e se vogliamo più grave, poiché quando si ha un invecchiamento cellulare accelerato si potrebbero sviluppare più velocemente cellule cancerogene.
Poiché del vino l’imputato di tali nocive conseguenze è l’alcol, ecco che molti sostengono che l'iniziativa e scelta commerciale di produrre un vino senza alcol sia davvero importante, perché appare risolutiva, in quanto restano del vino tutte le altre importanti proprietà come i flavonoidi ecc.
Bisogna sempre tenere presente che resta fermo il punto delle scelte di vita che ciascuno di noi attua ogni giorno, a poco serve fare attenzione all’uso e alla quantità di vino, se poi si commettono errori ben più gravi sia alimentari sia lavorativi o sociali. Questo significa, in tutta semplicità, che le scelte dovrebbero essere sempre oculate, ponderate e all’insegna dell’equilibrio, ad esempio consumando abbondanti quantità di frutta, verdura, prodotti ricchi di fibra, vitamine, antiossidanti, polifenoli ecc, unendo questo ad una corretta e moderata attività fisica.

Qualcuno dice che il sapore è dolce e gradevole, anche se sembra un po' annacquato. C'è invece chi apprezza maggiormente il gusto di questa nuova varietà di vino, che è corretto definire dealcolizzato. Tramite un particolare processo viene tolta la percentuale di alcol nella bevanda. Per avere informazioni più dettagliate si può visitare il sito di Winezero, uno dei maggiori produttori di vino dealcolizzato.



Il nuovo vino è per lungo tempo stato al centro di grandi studi e ricerche per favorire la nascita di un prodotto che, se pur legato a Bacco, avesse una nota di novità commerciale e una gradevolezza di gusto da far amare al pubblico. Un nuovo prodotto che, come il “vecchio”, potrebbe essere apprezzato anche per la sua utilizzazione nel mondo dei giovani, venendo incontro come aiuto concreto alle stragi del sabato sera? Una domanda che molti si sono posti e si stanno seriamente ponendo.
Il fatto è che spesso i ragazzi il sabato sera non consumano vino, ma bevande dal grado alcolico molto più elevato, drink, cocktail e in questi ultimi tempi i famigerati energy drink, che dal punto di vista alcolico sono più bassi rispetto ad una vodka, ma dal punto di vista neurologico e anche vascolare, possono potenzialmente causare dei danni se usati in eccesso. Il vino è bevuto soprattutto a tavola e solo dai meno giovani, fuori dalle mura domestiche, magari allo stesso modo della birra.

Esiste poi un’interessante schiera di persone, medici e esperti del settore, che sostiene un parere sicuramente a sfavore del vino senza alcool, poiché questo, venendo meno alla sua classica peculiarità, non riuscirebbe più ad assolvere alle sue funzioni più importanti a favore del cuore. Il colesterolo Hdl è il colesterolo buono, questo ha la caratteristica di rendere più fluido e scorrevole il sangue, e dunque essere amico della nostra salute cardiovascolare. Una delle azioni dell’alcol è proprio quella di favorire il lavoro dell’Hdl all’interno del nostro corpo.
L’alcol andrebbe inoltre anche ad aiutare nell’azione di contrasto di tutti quei fenomeni antinfiammatori, e ancora aiuterebbe il nostro corpo a gestire ed utilizzare al meglio gli zuccheri che attraverso la dieta introduciamo giornalmente.

Come in tutte le cose, e come già anticipato, è sempre bene la giusta misura: mai eccedere, ma neanche privarsi totalmente di una sostanza o di un alimento, salvo che non vi siano indicazioni ben precise da parte del proprio medico curante o di uno specialista.
Non ci resta, credo, che seguire il buon senso, apparecchiare una bella tavola e al centro porre una bella bottiglia di buon vino, poco importa se rosso o bianco, purché sia bevuto con moderazione, meglio ancora se in buona e allegra compagnia.

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OROSCOPO
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martedì 9 febbraio 2010

PAPPA REALE .....



pappa reale

Alimento altamente nutritivo prodotto dalle api operaie per l'ape regina. E ottimo anche come ricostituente e toccasana per la salute dell'uomo.


Api operaieLe api sono piccoli e operosi insetti, mai fermi, sempre impegnate a fare qualcosa, da loro è davvero difficile non imparare e rimanere comunque sempre affascinati. Grazie al loro quotidiano impegno, da sempre regalano all’uomo i loro prodotti come il miele o la pappa reale. Tutti prodotti naturali e utilissimi per la nostra salute, basti pensare ai benefici diretti di un buon cucchiaino di miele aggiunto ad una calda tisana, durante l’inverno, per combattere gli antipatici e fastidiosi mal di gola.
La pappa reale è un vero e proprio concentrato di energia, adatta per grandi e piccini, facile da usare, se unita ad altri integratori e tonici può davvero rappresentare un aiuto contro diversi stati di debolezza e stanchezza, spesso legati al cambio di stagione.

Ape regina

Facciamo un passo indietro per conoscere l’origine della pappa reale, come da dove proviene, per chi è prodotta o a chi è originariamente dedicata.
La pappa reale, lo anticipa già la parola, non è un alimento per tutti, ma un qualcosa di speciale diretto e dedicato solo all’ape regina, che allo stato larvale è nutrita solo con essa. Pensate che se per caso la regina in forma di larva venga a mancare, le api continuano senza sosta a produrne, raccogliendo nettare e polline, lavorandoli e digerendoli e secernendo tale leccornia.

Qual è la sua composizione? E’ formata per più del 60% da acqua, per un 14% circa da zuccheri, un 13% circa da proteine e la restante quota da lipidi, senza dimenticare l’alto livello di vitamine soprattutto quelle del gruppo B, la C, la A, la E, e ancora calcio, fosforo, potassio, silicio e zolfo, rame e ferro.

Il suo utilizzo permette un più facile riequilibrio del sistema endocrino, aiuta nei casi di anemie, stimola inoltre l’appetito, combatte i radicali liberi e quindi l’invecchiamento. Tra le varie componenti importanti c’è l'acido 10-idrossidecenoico, con azione antibatterica e antitumorale. Ricordatevi però che quest’acido tende a svanire nella pappa reale se non è fresca. Occhio allora alla qualità e alla freschezza del prodotto acquistato. Secondo alcuni la giusta quantità di pappa reale da assumere al giorno dovrebbe essere intorno ai 100 mg, se si parla di pappa reale fresca, se è liofilizzata la quantità è minore perché è concentrata.
E' un rimedio antichissimo, che già le nostre nonne consigliavano, sapendo che dal frutto più pregiato dell’alveare si potesse ricavare un vero toccasana per la nostra salute.
Pappa realePer ciò che riguarda il gusto forse a non tutti può piacere, infatti è lievemente acida, dal colore biancastro e dall’odore deciso. Ad esempio per i bambini esistono in commercio formule gradevoli, contenute in fialette semplici da usare.
Il momento migliore per consumare la pappa reale è al mattino, assolutamente a digiuno, poi dopo si può proseguire con la normale colazione. Ultimo piccolo consiglio: conservatela in frigorifero e se potete cercate di acquistarla direttamente dagli apicoltori, spesso presenti nei mercati rionali e domenicali, sia in paese sia in città.

E poi basti pensare che l’ape regina diventa tale in soli 16 giorni di puro e “reale” nutrimento e ha una vita media di 5 anni! A differenza delle altre api che diventano operaie in 21 giorni e vivono solo poco più di due settimane. C’è sicuramente da meditare.

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domenica 7 febbraio 2010

La dieta '' gift ''

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La dieta gift è una nuova tipologia di dieta che non si basa sulla stretta riduzione delle calorie bensì sull'attivazione costante del metabolismo tramite un'attività fisica costante ed una corretto regime alimentare bilanciato durante la giornata che non elimina nessun componente.

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Differentemente dalla maggior parte delle diete in cui le calorie occupano una posizione di rilevanza e rappresentano un valore quasi unico all’interno della dieta, in questo caso la filosofia di base della dieta Gift è differente.
Questa nuova dieta è promossa dal Dott. Attilio Speciani allergologo e immunologo e dal Dr Luca Speciani dottore in Scienze Agrarie.
La dieta Gift si fonda su una logica correlata ai centri ipotalamici i quali sono costantemente in contatto con il nostro corpo attraverso tutta una serie di segnali.

Le parole chiave spesso citate dai due fautori e ideatori della dieta sono:

* Gradualità
* Individualità
* Flessibilità
* Tono

Si parte da un concetto tanto semplice quanto forse poco diffuso, cioè quello di puntare sull’attivazione del metabolismo, attraverso un’introduzione corretta di alimenti, al contrario di ciò che spesso invece accade in molte diete, con una riduzione spesso molto drastica dell’apporto calorico.Attività fisica nella dieta gift


L’attività fisica è uno degli altri cardini di questa dieta, che la contempla, in modo costante e moderata, adattandola alle tipologie diverse di persone che si avvicinano alla dieta, associando sempre una distribuzione attenta dei cibi nell’intero arco della giornata.
Ecco allora l’orientamento della dieta Gift, all’attivazione costante del metabolismo, allo stimolo e modulazione dei diversi ormoni segnale e alla scelta intelligente dei diversi nutrienti.


Il corretto funzionamento del metabolismo è fondamentale per la nostra salute e certamente per mantenere una linea adeguata per età e sesso, se tutto funziona correttamente non si hanno problemi di accumulo di tossine, si smaltiscono e si utilizzano adeguatamente tutte le calorie ingerite, si producono correttamente tutte le cellule di cui abbiamo necessità e si riparano celermente i tessuti danneggiati.
All’opposto nel caso di un metabolismo non molto attivo, ma lento e pigro, si avranno difficoltà a smaltire nel modo corretto le calorie ingerite, una maggiore facilità a ingrassare, un atteggiamento meno vivace anche dal punto di vista mentale e non solo fisico.
Dieta gift: corretto bilanciamento alimento
L’errore più comune, purtroppo diffuso e caratterizzante di molte diete è proprio quello di ridurre la quantità del cibo, con la diretta conseguenza di un rallentamento dei consumi che inesorabilmente spinge l’organismo a una situazione innaturale e di disequilibrio, dove l’organismo non “vedendo entrare più cibo si regolerà di conseguenza, rallentando il metabolismo per non consumare più del dovuto”, insomma il classico serpente che si morde la coda!

La dieta Gift tiene presente queste considerazioni e si regola di conseguenza:

* Attività fisica costante
L’attività fisica migliora l’umore, ci libera dalle tensioni, ma allontana attraverso il sudore anche le tossine che se in eccesso provocano danni a vari livelli.

* Controllo della glicemia
La glicemia è molto importante come meccanismo, poiché l’insulina secreta dal pancreas ha la funzione di regolare il contenuto di zuccheri liberi e circolanti nel sangue e di regolare la costituzione del nostro zucchero di riserva il glicogeno. Il livello di zuccheri nel sangue e il conseguente lavoro dell’insulina non devono subire troppi sbalzi né in difetto né in eccesso, perché questo destabilizza il metabolismo, mandandolo in confusione e in affaticamento.

* Introduzione corretta di proteine presenti in ogni pasto
La colazione è il momento più importante della giornata e non deve mai mancare sia nel bambino sia nell’adulto, che ahimè spesso la salta! Il mattino bisogna fare il giusto pieno di energie, atte a coprire la mattina lavorativa fino all’ora di pranzo. Il pranzo sarà equilibrato e completo, e la cena leggera, per evitare un accumulo immotivato durante la notte, a volte chi si mette a dieta, compie l’errore di consumare poca energia durante il giorno e esagerare poi la sera.

È possibile concludere che la dieta Gift si basa sulla corretta e efficace combinazione tra carboidrati e proteine (e non come altre diete sulla loro dissociazione), scelta di cibi a basso indice glicemico, impiego di cibi ricchi di fibra e integrali, eliminazione di cibi troppo raffinati, abbassamento dello stress, scelta di cibi facilmente digeribili.

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