venerdì 12 febbraio 2016

L'ANICE




L'anice è una delle spezie più antiche, ed è diffusa in molte cucine. Era già conosciuta e utilizzata dai Greci, dagli Egizi e dai Romani per dare gusto alle vivande a base di pollo, maiale, verdure e piccoli biscotti digestivi. Dal Medio Oriente antico si diffuse nel bacino del Mediterraneo e da lì in Europa, tanto che nel Medioevo era un ingrediente di numerose ricette in quasi tutti i paesi.

Con il nome di anice vengono indicate tre piante che appartengono a diverse famiglie ma sono accomunate dal sapore e dall'aroma.

Della pianta dell'anice vengono utilizzati i semi o i piccoli frutti essiccati.

Le piante indicate dal nome anice sono:
L'anice verde (Pimpinella anisum): è una pianta della famiglia delle Apiaceae ed è l'anice più diffuso in Occidente. I suoi fiori sono giallo chiaro e i semi piccoli e ovali di color marrone con striature più chiare. Il suo sapore si avvicina molto a quello del finocchio.
L'anice stellato (Illicium verum): proviene dalla Cina e appartiene alla famiglia delle Illiciaceae. Il nome deriva dalla forma a stella dei frutti ma questa pianta è conosciuta anche come "Anice di Siberia" (poiché introdotto in Europa attraverso la Russia), "Anice stellato cinese" e "Badiana". Il sapore è molto simile a quello della pianta di liquirizia tanto da esserne sostituito in alcune ricette.
L'anice pepato (Xanthoxylum piperitium): pianta della famiglia delle Rutaceae originaria della Cina, Corea e Giappone. I suoi semi hanno un gusto molto piccante e aromatico.

L'effetto più conosciuto dell'anice è quello digestivo, apprezzato già dai Romani che lo utilizzavano alla fine dei banchetti più impegnativi.

L'anice è inoltre carminativo e antispasmodico, per questo viene utilizzato per tisane e infusi digestivi e antigonfiore.

Favorisce il rilassamento ed è spesso presente nei medicinali contro la contro la tosse.

L'anice è inoltre stimolante e nell'antichità era considerato un potente afrodisiaco capace di risvegliare gli ardori sessuali e combattere l'impotenza.

Se assunto come rimedio naturale per curare dei disturbi va consultato un medico: dosi elevate di anice possono risultare tossiche.

Il sapore dell'anice è gradevole, balsamico e delicato, per questo è molto adatto ad aromatizzare pane, dolci e pasticcini.
Oltre che per le preparazioni dolciarie l'anice è usato sui formaggi e sulle verdure in Europa settentrionale, mentre in Oriente e in alcune zone del Mediterraneo è spesso abbinato alla carne.

In Cina, l'anice del tipo “stellato”, è alla base di molte ricette e aromatizza carni come anatra, maiale e pollo.
In Italia questa spezia appartiene in particolar modo alla tradizione marchigiana: l'anice è alla base dei liquori che vanno ad aromatizzare vari dolci, tra cui i famosi biscottini conosciuti come “anicetti”.

Con l'anice vengono preparati liquori e digestivi dal profumo aromatico come l'Anisetta e la Sambuca.

In Francia, i liquori con essenza di anice sono chiamati Pastis: la loro origine risale al 1905 quando le distillerie dovettero trovare una bevanda che sostituisse l'Assenzio, messo al bando perché troppo forte.

Nell’antica Roma l'anice era, assieme a mosto e formaggio, l'ingrediente di un dolce cotto in foglie d'alloro che potremmo definire l'antenato delle torte nuziali: il mustaceum.
Questo dolce fu anche l'ispirazione di un proverbio dell'epoca che recitava: ”loreolam in mustace quaerere”, ovvero “cercare inutilmente le fogli di alloro nel mustaceum” (probabilmente bruciate in forno!).

In passato l'anice non era usato solo per il suo effetto digestivo: erano molte le  proprietà che gli venivano attribuite.
Plinio il Vecchio consigliava di  dormire con qualche seme di anice sotto il cuscino per combattere l'insonnia e allontanare gli incubi, Ippocrate raccomandava l'anice per facilitare l'eliminazione del muco e nelle corti inglesi veniva usato per profumare gli abiti.



L'anice è una delle spezie che compongono una miscela conosciuta come le “5 spezie cinesi”. Le altre sono il finocchio, i chiodi di garofano, la cannella e il pepe.
Una leggenda narra che questa miscela di spezie (usata per carni e marinate) sia i realtà il risultato del tentativo di creare una polvere magica che richiamasse i 5 elementi fondamentali cinesi (legno, fuoco, terra, metallo e acqua) e i 5 sapori base (acido, amaro, dolce, pungente e salato).
Quella dell’anice  ( Pimpinella anisum ) è una pianta erbacea annuale con particolari proprietà aromatiche che appartiene alla famiglia delle Ombrellifere.

Il suo fusto raggiunge in media un’altezza di 40/50 centimetri, i suoi fiori sono piccoli, di colore bianco e fioriscono all’inizio dell’estate. Il suo frutto è piccolo con forma ovale e verde giallognolo, tende a scurirsi durante la maturazione.

Le parti che si utilizzano sono i semi che vengono raccolti in agosto. La pianta è originaria dell’oriente e veniva già coltivato in tempi antichi dalla popolazione egizia, araba e greca. In Italia l’anice cresce spontaneamente in zone con clima caldo ed asciutto, in particolar modo nel bacino mediterraneo.

I minerali presenti sono calcio, potassio, sodio, fosforo, ferro, magnesio, selenio, manganese, rame e zinco.

Queste le vitamine: vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5 e B6, vitamina C e folato alimentare DFE.

Contiene cumarine (bergaptene e scopolamina), flavonoidi come la rutina (nel frutto), la quercetina e luteolina nella pianta. Altri costituenti della pianta sono rappresentati dai terpeni come l’alfa-pinene, il beta-pinene ed il sabinene.

L’anice contiene olio essenziale ricco di anetolo, eugenolo e timolo. Nel frutto è presente inoltre il furfurolo.
Molti conoscono l’anice solamente per il suo impiego aromatizzante nella preparazione di dolci e liquori ma in realtà questa pianta ha altre proprietà in grado di apportare benefici alla salute dell’organismo umano.

Galattogeno: la sua assunzione sotto forma di tisana è in grado di stimolare le secrezioni ghiandolari, in particolare della ghiandola materna. In questo modo aumenta la quantità e la qualità del latte materno.
Combatte il mal di testa: grazie alle sue proprietà calmanti e lenisce il mal di testa e viene in aiuto in caso di affaticamento celebrale, problemi ai bronchi e per la tosse.
Digestivo: favorisce il processo digestivo, rilassa la muscolatura intestinale ed è consigliato quindi per chi ha problemi di stitichezza.
Sedativo: poiché il suo olio essenziale ha effetto narcotico e sedativo, la sua assunzione può diminuire la gravità degli attacchi epilettici rallentando la respirazione e la circolazione sanguigna.
Antisettico: l’olio essenziale ha anche proprietà antisettiche, protegge le ferite dalle infezioni e le fa guarire in tempi più veloci. Può uccidere anche i vermi che si trovano nell’intestino a tutto vantaggio dei bambini che sono più esposti a questo genere di parassiti.
Contro la flatulenza: un altro impiego è quello legato ai problemi di fermentazione intestinale e la sua assunzione è quindi consigliata in caso di problemi di flatulenza e borbottii. Questa proprietà è da ricondursi all’anetolo, una sostanza presente nel suo olio essenziale.
Aiuta in caso di gastrite: contiene sostanze con proprietà antispasmodiche e sedative che si rivelano utili nella cura della gastrite di origine nervosa.
Antinfiammatorio: contiene anche sostanze con proprietà antinfiammatorie, per questo motivo risulta efficace nella cura dell’asma e del sistema respiratorio in generale.
Riaccende il desiderio: l’anice ha anche una proprietà singolare, viene infatti utilizzato per curare i  problemi di desiderio sessuale. Un infusione di un cucchiaio di semi schiacciati in un litro d’acqua è quello che serve a questo scopo. Bere un bicchiere a sera, non di più per evitare effetti collaterali.
Cura la bronchite: la pianta si rivela utile anche nel trattamento della bronchite, un infuso a base di anice si rivela utile per facilitare l’espulsione del muco.
Altre proprietà: i suoi semi inoltre hanno anche la proprietà di profumare l’alito, caratteristica questa senz’altro gradita a molti e, in caso di ciclo mestruale ritardato, lo fanno anticipare.

L’anice non ha particolari controindicazioni ma, a causa della presenza di sostanze estrogene, va somministrato alle donne in gravidanza sotto stretto controllo medico.

Usato esternamente l’olio essenziale può far comparire vesciche ed irritazioni nelle persone sensibili a questa spezia.

L’uso interno dell’olio essenziale in dosi elevate è tossico in quanto ha proprietà narcotiche è può portare ad effetti sgradevoli come convulsioni, narcosi e problemi di circolazione.



Abbiamo creato un SITO
per Leggere Le Imago
Poni una Domanda
e Premi il Bottone il
Sito Scegliera' una Risposta a Random
Tra le Carte che Compongono il Mazzo
BUON DIVERTIMENTO
gratis

PER TABLET E PC

LE IMAGO
.

 ANCHE

PER CELLULARE


NON SI SCARICA NIENTE
TUTTO GRATIS


DOMANDA
CLIK
E
RISPOSTA

FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.

.

Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti/blog personalizzati con Layout Responsive (visibili anche su cell) scrivere - postmaster(at)mundimago.org

ScambioBannerGratis

motori di ricerca