Il sostantivo "gin" deriva dal francese "genièvre" e/o dall'olandese "jenever" e/o dall'italiano "ginepro".
La vera scoperta del gin è attribuibile a Franciscus Sylvius, medico olandese, che nel XVII secolo d.C. tentò di formulare una cura per i soldati colonizzanti le indie. Verso il termine del '600 la sua produzione caratterizzò maggiormente il Regno Unito, in seguito all'intervento protezionistico di Guglielmo III di Orange. Per un lungo periodo, il gin rappresentò una vera e propria moneta di scambio; fu così responsabile di una certa decadenza sociale (alcolismo e povertà).
L'origine del gin sembra legata al professor Frabciscus De La Boe, docente di medicina e fisica a Leyden, in Olanda, nel 1600. Conoscendo ed apprezzando le proprietà degli olii essenziali del ginepro, ridistillò un'infusione di queste bacche macerate in alcol puro ed ottenne un olio terapeutico a basso prezzo che chiamò Genever.
Fu scoperto ed usato poi anche dai soldati inglesi di ritorno dai Paesi Bassi. In Inghilterra prima di diventare una bevanda molto conosciuta venne adoperato come medicinale. Negli anni venti del 1700 fu stimato che un quarto delle abitazioni di Londra producesse o vendesse gin. L'ubriachezza di massa negli anni divenne un serio problema e nemmeno la legge detta “Gin Act” del 1736 che limitava le mescite ed impose una forte tassa sul distillato, riuscì a limitare la produzione ed il consumo di gin. Dopo l'abolizione del “Gin Act”, il gin venne sottoposto al controllo fiscale e questo creò competizione tra i produttori tanto da migliorare la produzione e la qualità del distillato.
Partendo da una base alcolica ottenuta distillando cerali o granturco, si fanno macerare le bacche di ginepro e gli altri ingredienti. Si distilla poi di nuovo l'alcol con le erbe botaniche macerate e si ottiene il gin. Con questo metodo si produce il London Dry gin che è la tipologia più consumata.
Il gin è un distillato forte, chiaro, tipicamente incolore prodotto dalla distillazione di un fermentato ottenuto da frumento ed orzo in cui viene messa a macerare una miscela di erbe, spezie, piante e radici: i botanicals. Tra queste sono presenti bacche di ginepro che caratterizzano il profumo e il gusto. Il nome del distillato deriva dal nome delle piante di ginepro che producono le bacche.
Le bacche di ginepro danno al distillato un tipico profumo e sapore facilmente riconoscibile.
Il gin è una bevanda alcolica tra le più conosciute, utilizzate e commercializzate al mondo. L'elevata gradazione alcolica, che per legge non dev'essere inferiore al 37,5% Vol., lo classifica tra i prodotti superalcolici.
Il gin è un distillato a base di frumento e orzo fermentati ed aromatizzati al ginepro (nomenclatura binomiale Juniperus communis). Per la prima volta venne formulato grezzamente in epoca medievale, a scopo medico e curativo. Oggi, il gin è distribuito in diverse tipologie, con provenienze variabili e aventi caratteristiche organolettico-gustative piuttosto eterogenee.
Nonostante si siano differenziati molti tipi di gin, secondo la legislazione corrente dell'Unione Europea possono essere tutti raggruppati in quattro categorie
Bevande alcoliche aromatizzate al ginepro: caratterizzate da fermentazione di moderata intensità e successiva distillazione con gli aromi per estrarne gli aromi. Hanno un minimo del 30% ABV (Alchol By Volume - volume in alcol o "vol.") e possono essere commercializzati anche sotto il nome di Wacholder o Genebra.
Gin: sono bevande alcoliche aromatizzate NON prodotte per ridistillazione degli aromi, bensì con l'aggiunta di sostanze aromatizzanti naturali ad alcol neutro di origine agricola. Il sapore predominante deve essere di ginepro.
Gin distillato: viene prodotto solo mediante ridistillazione di alcol etilico di origine agricola, inizialmente concentrato al 96% (azeotropo di acqua ed etanolo) utilizzando gli alambicchi TRADIZIONALI; vengono impiegate bacche di ginepro e altri aromi naturali, purché il primo sia predominante. Se prodotto aggiungendo solo essenze e aromi all'alcol di origine agricola NON è gin distillato.
London Gin: è ottenuto da alcol etilico di origine agricola con un tenore massimo di metanolo di 5g per ettolitro a 100% ABV; l'aroma è conferito esclusivamente per ridistillazione di alcol etilico mediante alambicchi tradizionali, in presenza di tutti gli aromi naturali. Il distillato finale deve avere almeno 70% ABV e non può contenere più di 0,1g di zuccheri aggiunti per litro di prodotto, né coloranti, né altri ingredienti aggiuntivi che non siano acqua. E' anche detto "Dry London Gin".
All'interno dell'Unione Europea, il tasso alcolico minimo nelle varie bottiglie di gin (gin, gin distillato e London Gin) è di 37,5% ABV.
Negli Stati Uniti d'America il gin è definito come bevanda alcolica con almeno il 40% ABV (80 proof) dal tipico sapore di ginepro; il gin prodotto solo con distillazione o ridistillazione, in presenza di aromi con lavaggio alcolico, può essere ulteriormente differenziato e commercializzato col nome di "gin distillato".
Altre classificazioni legali distinguono i gin in base all'area geografica di provenienza, senza ulteriori caratterizzazioni (ad es. Plymouth gin, Ostfriesischer Korngenever, Slovenská Borovicka, Kraški Brinjevec, ecc.); non mancano i riferimenti agli stili classici, che sono culturalmente riconosciuti ma non legalmente definiti (ad es. gin, Wacholder e Old Tom gin).
Dalle sue origini, sono molti i metodi di produzione che si sono distaccati rispetto al processo tradizionale; per lo più, questi si avvalgono di tecniche moderne finalizzate alla distillazione e all'aromatizzazione della bevanda.
Come risultato di questa evoluzione, i gin possono essere classificati in tre tipologie di lavorazione:
Pot Distilled Gin: è il primo stile di gin e viene ottenuto mediante distillazione di mosto fermentato di: frumento o orzo o (in minor parte) da altri cereali; questo "vino di malto" è poi ridistillato con gli aromi vegetali. In tal modo si può anche produrre un doppio gin, ovvero un gin ridistillato due volte con gli aromi. Per mezzo degli alambicchi tradizionali, la gradazione alcolica rimane piuttosto elevata (circa 68% ABV per un gin singolo e 76% ABV per un doppio gin). Questi gin sono spesso invecchiati in botti di legno che esaltano il gusto del malto, rendendoli più somiglianti ad un whisky. Kornwijn e Ginevra Gin sono i più importanti della categoria.
Column Distilled Gin: è nata con l'invenzione dello stile Coffey; si esegue con una prima distillazione ad elevata gradazione alcolica (96% ABV) di alcol neutro da mosto fermentato, che sfrutta il reflusso di risucchio di una apposita colonna. La base fermentativa per l'alcol può essere di cereali, barbabietole da zucchero, uva, patate, canna da zucchero, zucchero ecc. (purché di derivazione agricola). L'alcol (molto concentrato) viene poi distillato con bacche di ginepro ed altri aromi naturali in un altro strumento. Molto spesso, invece che essere immerse, tutte le componenti aromatiche vengono collocate in un canestro sospeso ed esposto al flusso del vapore alcolico che ne estrae tutti gli aromi; ciò determina un gin molto più leggero e delicato che diverrà Gin Distillato o Dry London Gin in base alla composizione alcolica finale.
Compound gin: si tratta di una semplice aromatizzazione di alcol neutro con essenze o altri aromi naturali, senza ridistillazione; pertanto, non è considerato un gin distillato.
Molti aromi per gin contengono sentori di agrumi, come il limone e la buccia d'arancio amaro, combinazione di altre spezie, come: anice, radice e semi di angelica, radice di giaggiolo, radice di liquirizia, cannella, mandorla, cubeb, scorza di lime, buccia di pompelmo, litchi, zafferano, baobab, incenso, coriandolo, grani del paradiso, noce moscata, corteccia di cassia e/o molti altri.
Il gin è un ingrediente parecchio utilizzato nella composizione di certi cocktail; alcuni esempi sono: Gin Tonic, Gin Fizz, Gin Old Fashioned ecc. Il consumo come distillato puro è (oggi) quantitativamente meno importante.
Secondo la società di ricerche di mercato "International Wine & Spirit Research (Iwsr)", a livello mondiale ed in epoca contemporanea, i maggiori consumatori di gin sono i Filippini, nella città di Manila. Per di più, scrutando un rapporto pubblicato da "The Economist", utilizzando i dati provenienti da "IWSR" (sede nel Regno Unito), pare che mediamente un filippino consumi circa 1.4 litri di gin all'anno. Il mercato globale del gin vende circa 440 milioni di litri all'anno.
Gli Stati Uniti e la Spagna sembrano avere un mercato poco inferiore a quello filippino ma, in termini di consumo unitario, slovacchi e olandesi seguono a ruota gli orientali con un consumo annuo di 1,2 litri e 0,8 litri l'anno.
Il più grosso produttore mondiale di gin è "Ginebra San Miguel", che non a caso risiede nelle Filippine dal 1830. In definitiva, le Filippine detengono il più grande mercato di gin a livello mondiale, ovvero circa il 50% delle vendite globali.
Il gin contribuisce, assieme alla agli altri alcolici, al progressivo incremento di consumo di alcol etilico nel Regno Unito.
Da punto di vista globale, il gin rappresenta circa lo 0,44% del consumo totale di alcolici.
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