giovedì 31 dicembre 2015

IL PORTO



Fra i vini liquorosi più conosciuti, se non il più famoso in assoluto, il Porto riveste un’importanza eccezionale nel panorama dei vini mondiali. Unico come il territorio dal quale proviene, il vino Porto è contraddistinto da un sapore inconfondibile, ed apprezzabile in svariate tipologie commerciali.

Il “Vinho do Porto” o, semplicemente, Porto, è un vino prodotto nella valle del Douro, attraversata dall’omonimo fiume. Questa spettacolare valle è situata ad est di Porto, città del nord del Portogallo; al mondo, si tratta della terza regione vinicola nella storia ad essere stata oggetto di protezione.

La valle del Douro, infatti, venne riconosciuta come territorio esclusivo di produzione del Porto addirittura nel 1756; più “datate” risultano solo essere le aree di produzione del Chianti in Italia (1716) e del Tokai in Ungheria (1730).

La storia di produzione del vino in Portogallo, ed in particolare nella valle del Douro, risale ad epoche antichissime e, precisamente, al periodo di dominazione epoca romana, quando nel I secolo a.C i conquistatori introdussero per primi la coltivazione della vite. A testimonianza di questa lunga storia di tradizioni e costumi, nel 2001 la valle del Douro venne dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Le uve e le botti contenenti il vino venivano infatti trasportate via fiume da tutta la valle del Douro fino a Vila Nova de Gaia, per essere successivamente lavorati e sottoposti ad invecchiamento; e l’ottimo collegamento con l’Oceano Atlantico consentiva in tempi successivi di imbarcare verso destinazioni estere il vino Porto.

Via mare le navi cariche del prezioso vino raggiungevano il resto dell’Europa e, in particolare, i porti dell’Inghilterra: gli Inglesi sono infatti da sempre i maggiori acquirenti di questo vino. Nel settecento, infatti, il Porto era estremamente apprezzato nei salotti dell’alta borghesia come in quelli dalla classe aristocratica. A tutt’oggi, la maggior parte della produzione viene venduta all’estero: questo vino infatti, contrariamente a quanto si possa pensare, non è fra i vini preferiti dei portoghesi, che lo bevono solo raramente.

Il Porto non è un vino classico: si tratta, infatti, di un prodotto ottenuto dalla fermentazione incompleta del mosto. Mentre è ancora in corso, infatti, la fermentazione viene fermata (in termine tecnico, “mutizzata”) mediante l’aggiunta di alcool proveniente dalla distillazione delle vinacce (acquavite, detta localmente aguardente). Questa operazione fa sì che gli zuccheri ancora contenuti nel mosto non subiscano più il loro destino naturale, ovvero la trasformazione in alcool etilico, ma rimangano all’interno del vino. Ciò gli consente di avere un caratteristico sapore dolce, ed inconfondibile. E, naturalmente, l’aggiunta di alcool puro contribuisce ad innalzarne in modo rilevante la gradazione alcolica.

Nonostante siano centinaia le diverse varietà di uve utilizzate per la produzione del rosso, solo cinque sono particolarmente diffuse: Tinta Cão, Tinta Barroca, Touriga Nacional, Touriga Francesa e Tinta Roriz (detta anche Tempranillo).

Per il bianco, invece, si utilizzano uve a bacca bianca delle varietà Gouveio, Folgasão, Malvasia Fina, Donzelinho Branco, Esgana-Cão, Viosinho e Rabigato. Molte volte, nel corso della storia, si cercò di ottenere il Porto solo da una varietà di uve, ma al momento quasi tutto quello in commercio è prodotto a partire da una mescolanza delle diverse varietà, sapientemente miscelate in base alle loro caratteristiche al fine di ottenere il miglior vino possibile.

Va conservato in un ambiente fresco e buio, con temperatura costante ma non eccessivamente fredda. Se la bottiglia è chiusa con un turacciolo va conservata in posizione coricata, mentre deve rimanere verticale se ha un tappo a vite. Per quanto riguarda le temperature ottimali di servizio, solo il bianco va servito freddo (8-12°C); le altre tipologie si apprezzano meglio attorno ai 15-20°C, ad eccezione del Tawny che può essere gustato leggermente più fresco.

Il Porto è un ottimo vino da meditazione, da sorseggiare da solo. Può essere anche servito come aperitivo, in accompagnamento a stuzzichini o da solo; in questo caso, i migliori tipi sono il White o il Tawny. In alternativa, a causa della sua dolcezza è anche un eccellente accompagnamento a dolci e dessert; da non trascurare, infine, è l’abbinamento con i formaggi.

Il Porto viene anche utilizzato come ingrediente in cucina, ad esempio nella preparazione di diversi tipi di dolce; fra le pietanze salate, si può rivelare ottimo per insaporire o sfumare pesce o carne, durante la fase di cottura.
In alcune regioni dell’Inghilterra era diffuso il rituale secondo il quale, a tavola, la bottiglia venisse passata da un commensale all’altro, in senso rigorosamente antiorario e senza mai appoggiare la bottiglia al tavolo.



Fra tutti gli stili di Porto, quello che si differenzia enormemente dagli altri è il Porto Bianco. Prodotto con uve a bacca bianca - fra cui Códega, Gouveio, Malvasia Fina, Rabigato e Viosinho - questo stile di Porto è considerato minore dagli appassionati di questo vino e certamente non gode della stessa fama e prestigio dei Porto rossi. I Porto bianchi subiscono un breve periodo di maturazione in botte oppure in contenitori inerti, e la maggioranza di questi ha un gusto dolce, a volte anche molto dolce - i cosiddetti lagrima - oltre a una versione semisecco, detta leve seco. Il più semplice dei Porto rossi è certamente il Porto Ruby. Questo stile di Porto è il risultato della miscela di Porto giovani di annate diverse, maturati in botte o vasche d'acciaio da uno a tre anni. I Porto Ruby sono caratterizzati da colori intensi - da cui il nome - e qualità organolettiche piuttosto fruttate, generalmente prodotti con uve coltivate in zone di minore prestigio. I Porto Tawny - da non confondere con i Porto Tawny Invecchiati - sono vini maturati per non oltre tre anni, pertanto piuttosto giovani e solitamente prodotti con uve proveniente da zone di minore prestigio. Il loro colore è generalmente rosso granato chiaro e più trasparente dei Porto Ruby, a causa di un minore periodo di macerazione del mosto nelle bucce o - più spesso - a causa dell'aggiunta di Porto Bianco.
I Porto Tawny Invecchiati (Aged Tawny Port) - riconoscibili dai Porto Tawny giovani dal numero di anni di invecchiamento indicato in etichetta - rappresentano uno stile di Porto molto apprezzato e sono generalmente invecchiati per 10, 20 o 30 anni e perfino oltre 40 anni. I Porto Tawny Invecchiati sono prodotti dalla miscelazione di vini di diverse annate e maturati per molti anni, periodo in cui acquisiscono aromi piuttosto complessi e l'intenso colore rosso rubino si trasforma in un colore rosso marrone - in Inglese tawny - da cui il nome. In realtà, la designazione degli anni di invecchiamento è stabilita dall'età media di tutti i vini utilizzati nella miscela e determinata dal loro gusto. Questo significa che un Porto Tawny di 20 anni ha un gusto simile a quello di vini Porto che hanno circa venti anni di maturazione. I Porto Tawny Invecchiati sono comunque prodotti da vini di elevata qualità e si tratta generalmente di vini destinati alla produzione di Porto Vintage, uno stile piuttosto ricercato e apprezzato. Uno stile molto raro di Porto Tawny Invecchiato è il Colheita (il cui significato è vendemmia) ed è prodotto esclusivamente con vini della stessa annata. I Colheitas devono avere un minimo di sette anni di maturazione, tuttavia la produzione più frequente riguarda vini di alcune decine di anni, anche oltre i cinquanta.
Nonostante i Porto Tawny Invecchiati siano prodotti eccellenti e apprezzati, gli stili più ricercati e affascinanti sono i cosiddetti Vintage. Il termine vintage indica solitamente un vino prodotto con uve appartenenti alla stessa annata, tuttavia questo termine è utilizzato anche in uno stile che può essere origine di confusione. Il Vintage Character Port è un vino che ricorda lo stile dei veri vintage, tuttavia è prodotto con vini di buona qualità e di annate diverse generalmente maturati in botte da quattro a sei anni. Con lo scopo di aumentarne la complessità, talvolta in questi vini si aggiungono anche Porto di annate più vecchie. I Late Bottled Vintage Port - abbreviati come LBV - sono vini prodotti con uve appartenenti alla stessa annata e maturati in botte da quattro a sei anni. A differenza dei veri vintage, questo stile di Porto è prodotto ogni anno ed è generalmente filtrato, pertanto con un ulteriore affinamento in bottiglia, difficilmente tende a formare sedimenti. I Traditional Late Bottled Vintage Port sono prodotti con uve di una stessa annata dichiarata ufficialmente dal produttore come vintage e quindi di qualità superiore. I vini appartenenti a questa categoria maturano quattro anni in botte - due anni in più dei veri vintage - e generalmente non sono filtrati, pertanto tendono a formare sedimenti sul fondo della bottiglia.
Fra tutti gli stili di Porto, quello che da sempre ha attratto maggiormente l'interesse degli appassionati è senza ombra di dubbio il Porto Vintage. Questi vini sono prodotti esclusivamente in annate eccezionali e in quantità piuttosto limitate, non da ultimo, sono anche piuttosto costosi. Le uve utilizzate per la loro produzione provengono dalle migliori zone del Douro, un fattore che aumenta anche la loro qualità. I Porto Vintage sono maturati in botte per due anni, quindi sono imbottigliati e da questo momento inizia la loro vera evoluzione. Durante il corso degli anni il Porto matura lentamente producendo enormi quantità di sedimenti, per questo motivo è sempre bene decantare i Porto Vintage prima del consumo. Generalmente questi vini sono lasciati maturare in bottiglia per circa dieci anni, un periodo considerato adeguato, tuttavia sono piuttosto comuni anche periodi più lunghi. I Single Quinta Vintage Port rappresentano lo stile qualitativo più elevato di tutti i Porto. Con il termine Quinta - il cui significato letterale è fattoria - si indica un solo vigneto o una sola tenuta, pertanto questi Porto sono prodotti esclusivamente con le uve raccolte in vigneti di particolare pregio. I Single Quinta Vintage Port sono prodotti in quantità ancora più limitate dei vintage e sono pertanto più rari e costosi.
Fra gli stili meno famosi si trova il Crusted Port, dal termine Inglese crust il cui significato è sedimento. Questi vini sono prodotti dalla miscela di vini provenienti da diverse annate - con un tempo medio di maturazione di quattro anni - e imbottigliati non filtrati. Questi Porto tendono quindi, con l'affinamento in bottiglia, a produrre una discreta quantità di sedimenti - da cui il nome - e pertanto necessitano di decantazione. Un altro stile prodotto in quantità molto limitate è il Garrafeira Port (dal Portoghese Garrafa il cui significato è bottiglia). Questi Porto sono prodotti unicamente con uve di una singola annata, considerata eccezionale, esattamente come i vintage. I Garrafeira sono fatti maturare in botte per un periodo piuttosto breve, quindi sono trasferiti in grandi contenitori di vetro - detti bonbonnes - in cui sono fatti maturare per decine di anni, generalmente da venti a quaranta. Trascorso questo periodo, il vino è imbottigliato in bottiglie normali e quindi posto in commercio.




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