martedì 1 marzo 2016

IL CONIGLIO CHE MIAGOLA.....




Nel 2014 mangiati in Italia oltre 6 mila gatti" . La notizia è di quelle raccapriccianti, quasi al limite della leggenda metropolitana. Eppure mangiare gatti in Italia sarebbe ancora una pratica piuttosto diffusa, specie in alcune regioni. Almeno così sostiene è l'Aida&a, l'associazione italiana difesa animali e ambiente.

Secondo l'associazione "in Italia sono stati uccisi 6-7.000 Gatti che sono stati poi cucinati, e non stiamo parlando di ristoranti asiatici, ma di italiani, che specialmente nelle provincie di Brescia, Cremona, Vicenza, Verona ma anche nel milanese e nella zona tra Parma e Eeggio Emilia in alcuni casi organizzano dei veri e propri pranzi a base di gatto con la presenza anche di 20-30 persone. Ovviamente- continua l'Aida&a- tutto questo avviene quasi sempre di nascosto anche perché in italia uccidere e mangiare un gatto o un cane è un reato punibile con il carcere ai sensi dell'articolo 544 del codice penale". E non si tratta solo di randagi a cui viene data la caccia, ma anche di felini rapiti dalle colonie o allevati per il consumo alimentare. Gli animalisti segnalano anche che sono in aumento le pagine Facebook e i siti dove si inneggia a cucinare animali domestici ed in particolare cani e gatti.

In alcune zone d’Italia, dunque, nonostante questa pratica sia anche illegale  - secondo la denuncia dell'Associazione - continuerebbero ad essere serviti gatti cucinati al vapore come secondo piatto o come carne da accompagnare alla polenta. Un'abitudine questa che poteva trovare una qualche giustificazione parziale nell’immediato dopoguerra, con le città ancora da ricostruire e il concreto rischio di morte per fame. Ora fortunatamente l’Italia non si trova più in quelle condizioni e ci siamo evoluti verso una maggiore tutela legale dei nostri animali da affezione, gatti compresi.


Un ultimo un curioso quanto poco piacevole fatto registrato nella provincia di Milano: una signora nel corso di diversi anni ha allevato a scopo di alimentazione oltre 600 gatti, dandoli da mangiare ai suoi amici in succulenti pranzetti che garantiva essere a base di coniglio.

Il mercato non è raro per falsificazione di carne, soprattutto la sostituzione di una specie da un’altra, più economico.  Abbastanza costoso dietetico a volte cercano di sostituire la carne di coniglio con quella di gatto.

Al fine di non essere ingannati, è necessario comprendere chiaramente le differenze di carni di coniglio e carne di gatto.

La prima cosa da fare attenzione alla struttura di carcassa. Le zampe posteriori sono più lunghe nel coniglio  mentre un gatto sono uguali.

Dobbiamo guardare da vicino il colore della carne. Il coniglio ben nutrito è bianco, e magro – bianco e rosa, il gatto è rosso. Inoltre, il grasso del coniglio è bianco mentre quello del gatto è giallo. Nel coniglio il grasso è immagazzinato in una grande quantità intorno al fegato, stomaco e reni circa.

Gli strati di tessuto adiposo del coniglio sono molto sottili e danno alla carne una tonalità di marmo. Nel gatto il grasso sottocutaneo è assegnato alla parete addominale.




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