Un’intossicazione alimentare può verificarsi dopo aver mangiato cibi contaminati con virus, batteri o agenti chimici.
Un tipico esempio è costituito dalle tossinfezioni alimentari, che consistono in una sindrome tossica conseguente all’ingestione di alimenti, di per sé innocui, ma contaminati da germi o tossine microbiche: botulismo, salmonellosi, tossinfezione da germi vari (proteus, colibacillo, stafilococco, etc.). Gli alimenti più spesso in causa sono la carne, le uova, il latte e derivati, i pesci e altri alimenti non cotti o mal cotti.
La tossinfezione ha in genere l’aspetto di una gastroenterite emorragica, accompagnata da ipotensione, prostrazione generale, febbre, vomito, diarrea e soprattutto disturbi nervosi. La cura elettiva consiste nel riposo, nella somministrazione di antibiotici, eventualmente fleboclisi per reidratare il paziente e analettici cardiocircolatori; la dieta deve essere leggera e prevalentemente liquida.
Le tossinfezioni alimentari si verificano quasi sempre in soggetti che si nutrono in contesti collettivi (mense, ristoranti ecc.).
Talvolta l’infezione è dovuta ad alimenti contaminati dall’enterotossina (tossina che agisce sull’intestino) di uno stafilococco, quasi sempre a partire da una lesione cutanea della mano (giradito) di chi cucina.
Alcuni tipi di alghe provocano l’accumulo di tossine nel fegato dei frutti di mare, rendendoli tossici e inadatti, per un certo periodo, alla consumazione (è il caso della mitilosina nelle cozze).
I sintomi di un’infezione da germi del genere Salmonella o Shigella, che insorgono circa 18 ore dopo l’ingestione, consistono in febbre, vomito, dolori addominali, diarrea e affaticamento. L’evoluzione è quasi sempre rapida e benigna e il malessere scompare spontaneamente.
In caso di intossicazione stafilococcica, i disturbi digestivi compaiono 1-2 ore dopo l’ingestione e non sono accompagnati da febbre.
La prevenzione si basa sul controllo della filiera di produzione delle uova, sul rispetto delle norme igieniche, delle condizioni di preparazione, conservazione e distribuzione degli alimenti e sul loro controllo. Alle persone che soffrono di giradito è sconsigliato cucinare. Si parla di tossinfezioni alimentari collettive dopo che si sono verificati almeno due casi di infezione dovuti a uno stesso alimento.
Lavatevi sempre le mani prima di preparare qualunque cibo; lavate gli strumenti da cucina con acqua calda e detersivo dopo averli usati per preparare qualunque tipo di carne o pesce. Non scongelate la carne a temperatura ambiente. Lasciate che la carne si scongeli lentamente in frigorifero o scongelatela rapidamente in un forno a microonde e cucinatela subito. Evitate i cibi crudi marinati, la carne, il pesce o le uova crude; cucinate sempre questi cibi.
Non mangiate alcun cibo che abbia un odore o un aspetto avariato o cibi da contenitori rotti o da barattoli con coperchio estroflesso. Regolate il vostro frigorifero a + 4°C; non mangiate mai carne già cucinata o latticini che sono stati mantenuti al di fuori del frigorifero per più di due ore.
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