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domenica 23 luglio 2017

CAFFE' AMARO



Per trarre migliori benefici dal caffè è assolutamente necessario prendere il caffè amaro, ossia senza l'aggiunta di zucchero o altri dolcificanti che ne inficerebbero una serie di proprietà positive, ad iniziare dalle note proprietà termogeniche.
Si tratta di quelle proprietà che permetterebbero di bruciare i grassi più velocemente. Tuttavia, questa caratteristica può essere messa a rischio dallo zucchero del caffè non perché lo zucchero produce grassi, ma perché genera picchi di insulina che attenuano la possibilità del caffè di intervenire con la sua azione termogenica.

Dal punto di vista scientifico, infatti, le sostanze che permettono di accelerare il metabolismo dei grassi e quelle che si liberano con la formazione dell'insulina, entrano in contrasto tra di loro, annullando le une l'azione delle altre.
Per questo motivo, se si intende bere il caffè per trarne effetti benefici e non solo per sorseggiare una bevanda in compagnia, esso deve essere assunto completamente amaro. Non solo: se lo scopo dell'assunzione del proprio caffè è soprattutto quello di bruciare grassi, allora esso non solo dovrebbe essere preso amaro, ma anche in particolari contesti. Ad esempio, per trarre il massimo dei benefici termogenici da questa bevanda, l'assunzione ideale è al mattino, a stomaco vuoto. Inoltre, effettuare un'attività fisica entro un'ora dall'assunzione garantisce la formazione di condizioni metaboliche ed ormonali perfette per accelerare le possibilità di bruciare grassi.
Prendere il caffè amaro, inoltre, è un ottimo stimolante che permette di migliorare la sensazione di vigore e di energia disponibile. Anche in questo caso è necessario sottolineare il ruolo dello zucchero in relazione all'energia. Ancora una volta, l'assunzione di zucchero alza il livello dell'insulina che, oltre a contrastare il metabolismo dei grassi, genera sonnolenza e stanchezza generale che vanno proprio a contrastare gli effetti stimolanti del caffè.
E' quindi errato pensare che aggiungendo zucchero al caffè si può ottenere una sferzata di energia: semmai è il contrario.
Naturalmente, per quanti sono abituati a bere il caffè dolce, può essere difficile eliminare del tutto lo zucchero in un'unica volta. Per questo motivo si consiglia di diminuire la quantità di zucchero un poco alla volta, dando così il tempo al proprio palato, di abituarsi a questo nuovo sapore che, poi, è il vero gusto del caffè.

Chi prende il caffè amaro saprà riconoscere ed apprezzare meglio i diversi aromi, tipici delle differenti miscele o dei diversi processi di torrefazione, potendo quindi imparare a scegliere, anche a seconda delle proprie esigenze di palato, la miscela più idonea al proprio gusto.
Tra l'altro, il caffè amaro permette di mantenere più a lungo il proprio calore, diventando una bevanda perfetta per combattere il freddo e, conservando maggiormente la propria temperatura più calda, permette di poter essere sorseggiato con calma e senza stress.
L'elevato consumo di caffè nelle società occidentali e non solo, ha portato molti scienziati a cercare di comprendere, al di là degli effetti immediati come quelli fino ad ora descritti, se il caffè potesse anche essere caratterizzato da effetti di lunga durata, che ne giustificassero un uso continuativo nel tempo. Gli studi hanno rivelato una serie di interessanti risultati che fanno del caffè amaro non solo una bevanda consigliata, ma in certi casi una vera e propria cura per mitigare il rischio di alcune malattie.
Uno dei primi risultati inerenti le proprietà e i benefici del caffè amaro è quello di poter abbassare il rischio di diabete di tipo II, ossia il diabete che si contrae solitamente da adulti a causa, nella maggior parte dei casi, di una scorretta alimentazione a base di assunzione eccessiva di zuccheri.
Questa malattia è aumentata moltissimo negli ultimi anni, proprio in concomitanza dell'incremento della sedentarietà che, come conseguenza, ha portato ad un aumento dei casi di obesità, sia tra bambini che tra adulti. Una serie di studi condotti sui bevitori di caffè amaro ha portato ad evidenziare che questi hanno una minore incidenza di casi di diabete ossia hanno minore possibilità di diventare diabetici rispetto a quanti non fanno uso di caffè o bevono regolarmente caffè dolce.
Un ulteriore studio condotto per accertare la relazione tra l'assunzione di caffè e la maggiore possibilità di non contrarre il diabete, ha addirittura messo in evidenza, studiando un campione di oltre 400mila persone, che una tazzina al giorno di caffè amaro permette di abbattere la percentuale di rischio di ammalarsi di diabete del 7%.



Lo stimolo mentale che scaturisce dall'assunzione di caffè amaro permette inoltre di abbassare anche il rischio di ammalarsi di Alzheimer. Questa malattia degenerativa rappresenta ad oggi una delle cause maggiori di demenza, soprattutto senile. Anche in questo caso, gli studi condotti da equipe di scienziati di tutto il mondo sono stati condotti su un elevato numero di campioni per i quali è stato stimato che l'uso di caffè permette di abbattere il rischio di Alzheimer fino al 65%.
Ma il caffè amaro sembra avere buoni effetti non solo sull'Alzheimer, ma anche su un'altra importante malattia degenerativa: il Parkinson. Il caffè amaro, e in particolare la caffeina, si sono rivelate un'ottima arma contro il Parkinson ed è stato stimato che chi fa regolare uso di caffè amaro ha il 33% di possibilità in meno di contrarre questa malattia.
Oltre ai risultati positivi che si sono riscontrati nelle malattie di tipo degenerativo, ulteriori studi hanno messo in evidenza che il caffè presenta delle caratteristiche che permettono di migliorare la protezione contro il cancro al fegato. I risultati che sono stati ottenuti da questo particolare tipo di studio hanno messo in evidenza che chi assume due tazzine di caffè amaro al giorno ha il 30% di possibilità in più di non contrarre un tumore al fegato, anche se già caratterizzato da precedenti patologie relative a questo organo.
E il tumore non è l'unico problema del quale il caffè sembra una buona soluzione. Anche il rischio cirrosi epatica, infatti, è più bassa nei regolari bevitori di caffè. Anche se non è ben chiaro quali siano i meccanismi e le molecole del caffè che entrano in gioco nel contrastare la cirrosi, gli studi condotti in questo senso hanno potuto evidenziare che l'assunzione di caffè ha un'elevata incidenza sull'abbassamento della possibilità di ammalarsi di cirrosi al fegato: con quattro tazzine al giorno, infatti, si può ridurre il rischio di contrarre la cirrosi epatica fino all'80%.
Un altro punto a favore del caffè è legato alle malattie cardiovascolari, tra le principali cause di morte nelle nazioni Occidentali. Anche se i primi studi sul caffè sembravano accusare questa bevanda di essere causa di incremento di malattie cardiovascolari, le nuove ricerche sembrano, invece, dimostrare il contrario. Così come hanno dimostrato il contrario i recenti studi che hanno rivalutato la relazione tra assunzione di caffè ed ictus.
Le cause per cui il caffè amaro risulta prevenire e non favorire queste due malattie sono da ricercare soprattutto nell'elevata presenza di antiossidanti che questa bevanda contiene. Infatti esso rappresenta uno degli alimenti della dieta Occidentale più ricchi di antiossidanti, presenti in quantitativi maggiori rispetto alle tanto apprezzate frutta e verdura.

Tra i vari studi dell’Università di Innsbruck c'è ne uno che riguarda la “bevanda nera” amata da molti. Chi lo beve infatti senza zucchero e quindi amaro potrebbe essere un narcisista o addirittura uno psicopatico.

Il numero di amanti del caffé preso a campione non è elevatissimo. Si parla di oltre 1000 persone sulle quali gli studiosi hanno approfondito la ricerca. Certamente, vista la popolazione che ne fa uso, non una quantità destinata a portare dubbi negli abitanti che lo amano zuccherato ma certamente una piccola porzione che, alla fine, hanno dato risposte davvero inaspettate.

L’università di Innsbruck spiega, al termine dei vari studi effettuati, quindi che: “forniscono la prova empirica che la preferenza per un gusto amaro è legata a tratti delle personalità malevoli, ambigui e con scarsa empatia verso il prossimo”.

Sull’argomeno caffé amaro o caffé zuccherato molti sono intervenuti dando la propria spiegazione sull’utilizzo migliore della prima o della seconda soluzione. C’è chi dice che lo zucchero elimini il sapore e il gusto della bevanda colorata di nera e che quindi sia meglio berlo amaro per assaporarne maggiormente le capacità e chi invece pensi che non cambi il gusto anche aggiungendovi lo zuccero o un qualsiasi altro dolcificante.

Alcuni studi in tal senso hanno determinato come il caffè sia un piacere e vada bevuto come meglio si crede, va vissuto per far piacere a se stessi e quindi, essendo versatile, lo si può fare in svariate maniere (con la panna, con il latte, insieme ad altri elementi come alcoolici oppure cacao, ad esempio).

Di fatto lo zucchero non nasconde affatto, secondo altri studiosi, il gusto del caffé manentendone inalterate le caratteristiche. Resta il fatto che bere il caffé sia un fatto personale e che ognuno possa gradirlo come meglio crede.

Magari lo studio austriaco accentuerà la paura che, davanti ad una persona che lo prende amaro, ci si possa imbattere in un psicopatico o in un narcisista ma alla fine anche questi studi vanno presi non completamnete alla lettera perché, nel mondo, persone che amano il caffé al naturale sono moltissime e non sempre queste hanno problematiche così gravi.




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mercoledì 13 gennaio 2016

CHEWING-GUM



La nascita della moderna gomma da masticare si deve a William Semple, il quale brevettò la prima ricetta il 28 dicembre 1869. Le prime palline di gomma da masticare vennero messe in vendita nel New Jersey nel 1871, ma erano molli e senza sapore.

Le tecniche di produzione furono migliorate da Semple e da altri al fine di ottenere un prodotto più consistente e con maggior sapore, decretandone una grande diffusione nell'ultimo decennio del secolo.

Nel corso del XX secolo s'è affermato l'uso di gomme sintetiche (poliisobutilene) al posto del chicle, anche se quest'ultimo viene ancora usato da alcune compagnie.

Le proprietà elastiche sono state anche migliorate per mezzo di additivi. In particolare, per incrementare la viscosità, viene impiegata la gomma di xanthano, dotata di proprietà addensanti.
Le gomme da masticare sono fonti di inquinamento, in quanto aderiscono alla superficie sulla quale vengono gettati (ad esempio strade), inoltre per la loro rimozione vengono utilizzati prodotti chimici o particolari sistemi di fresatura. Osservando i marciapiedi e tutti i camminamenti pedonali, soprattutto delle grandi città, si osservano macchie nere che deturpano i manti stradali e sono dovute alle innumerevoli gomme gettate incurantemente in terra dai consumatori di chewing-gum.

A Singapore è vietata dal 1992 l'importazione e la vendita di gomme da masticare, sia per motivi igienici, sia per la possibile interferenza con il buon funzionamento delle infrastrutture.

Si ottiene dalla lavorazione di un impasto di gomma base, zucchero, additivi e aromi. La presenza dello zucchero nella gomma da masticare potrebbe favorire la carie, ma in commercio ne esistono varietà senza zucchero, sostituito da dolcificanti come l'aspartame o lo xilitolo. Quest'ultimo, secondo i produttori, essendo un potente antibatterico, avrebbe addirittura la capacità di prevenire la carie.questa strana caramella.

Se avete l’abitudine di masticare una gomma dopo un pasto o quando siete annoiati, allora sarete felici di sapere che i benefici per la salute sono sorprendenti:

La gomma da masticare aumenta l’attività del cervello in vari modi: per esempio, gli psicologi hanno scoperto che la gomma può aiutare a migliorare la memoria; è stato condotto un esperimento in cui due gruppi di persone dovevano sostenere lo stesso esame. Ad un gruppo è stata dato gomma da masticare, mentre all’altro no. I risultati hanno mostrato che il gruppo che masticava gomma si è distinto per i più alti punteggi dei test. Questa spinta in memoria potrebbe essere collegata al moto di masticazione della mandibola perché quando si mastica chewing-gum, l’ippocampo viene stimolato. L’ippocampo è la parte del cervello che svolge un ruolo importante nella memoria e, oltre a questo, la gomma da masticare aumenta anche il flusso di sangue al cervello. Quando si mastica chewing-gum, le frequenza cardiaca aumenta e più ossigeno arriva alla zona del vostro cervello.



La gomma da masticare può aiutare a combattere lo stress e l’ansia. La ricerca ha dimostrato che gli studenti che masticano gomma durante gli esami tendono ad essere più attenti e concentrati. Questo perché la gomma aiuta a far fronte allo stress che è spesso associato con gli esami… ma lo stress non è l’unica emozione negativa che la gomma da masticare può risolvere! Ogni volta che ci si sente irritati o frustrati, si potrebbe scoprire che la gomma da masticare può aiutare a rilassarsi.

Se si sta cercando di perdere peso, la gomma da masticare può rivelarsi utile: la prossima volta che si ha bisogno di uno spuntino o una seconda porzione di dessert, provate ad infilarvi una gomma da masticare in bocca, invece. La gomma contiene pochissime calorie per porzione ed è uno spezza-fame ideale che non rovinerà la vostra dieta. L’atto di masticare e il sapore della gomma vi aiuterà a combattere il vostro desiderio di altri snack ad alto contenuto di calorie e grassi.

Probabilmente ti è sempre stato detto fin da quando eri piccola che dolci e caramelle possono fare marcire i denti. Tuttavia, la gomma da masticare potrebbe fare il contrario. Se si tende a soffrire di problemi di salute orale, come alito cattivo o infezioni gengivali, si potrebbe desiderare di masticare una gomma per alleviare questi sintomi. Quando si mastica gomma, infatti, la produzione di saliva è stimolata e la saliva è il fattore più importante quando si tratta di mantenere una buona salute orale perché ha proprietà antibatteriche e può aiutare a scovare residui di cibo, zuccheri e altri acidi nocivi in bocca. La gomma senza zucchero è ritenuta efficace nel proteggere lo smalto dei denti e in realtà, masticare per un po’ la gomma senza zucchero dopo i pasti può ridurre le carie dentali.

Forse non tutti lo sanno, ma la gomma da masticare può migliorare anche la vostra digestione, a patto che la si mastichi dopo i pasti. Avete mai notato come di frequente, durante la masticazione, si rischi di ingoiare la gomma a causa della produzione di saliva in eccesso? Questo aiuta a mantenere gli acidi digestivi giù nello stomaco.





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