lunedì 22 agosto 2016

IL RABARBARO



Il rabarbaro è una pianta erbacea perenne che cresce spontanea in Europa e in Asia e che può essere anche coltivata nell'orto. Esistono numerose specie di rabarbaro (Rheum) considerate originarie del Tibet e della Cina.
Fin dall'antichità il rabarbaro veniva utilizzato sia a scopo ornamentale che a scopo medicinale soprattutto nelle popolazioni asiatiche con particolare riferimento alla Cina e alla Mongolia. La raccolta del rabarbaro avviene durante il secondo anno di coltivazione in primavera e in estate, soprattutto tra maggio e giugno. La specie di rabarbaro più diffusa e conosciuta è il rabarbaro cinese (Rheum palmatum) insieme al rabarbaro officinale.

Le specie del genere Rheum hanno un robusto rizoma carnoso da cui viene emesso ogni anno un nuovo apparato vegetativo che può raggiungere altezze anche superiori ai 200 cm.

Le foglie, di grandi dimensioni, sono in gran parte riunite in una rosetta basale, disposte con fillotassi alternata, con piccioli lunghi cilindrici e carnosi e lembo variabile da ovato-cordato a reniforme, semplice o palmato-lobato. Il margine è intero o dentato, più o meno ondulato.

I fiori sono bisessuali, riuniti in pannocchie terminali lungamente peduncolate che possono raggiungere alcuni decimetri di lunghezza. I singoli fiori hanno simmetria raggiata, con perigonio composto da sei tepali di colore bianco o giallastro. Stami in numero di 6 o 9. Ovario supero, contenente un solo ovulo.

Il frutto è una noce trigona con spigoli prolungati in un'ala membranosa.

Il rabarbaro è coltivato sia come pianta industriale per la produzione dei rizomi, sia come pianta ortiva per l'utilizzazione a scopo alimentare.

In entrambi i casi il ciclo colturale è biennale o poliennale in quanto nel primo anno la pianta ha una modesta vigoria. È una pianta rustica e abbastanza adattabile, tuttavia vegeta bene in terreni freschi, moderatamente umidi, ben dotati di sostanza organica e ben drenati. Predilige i terreni con reazione subacida, neutra o sub-basica poiché si adatta a valori di pH variabili da 6 a 8. È preferibile l'esposizione in piena luce, ma tollera bene anche un certo grado d'ombreggiamento.

Per l'impianto è sconsigliata la semina diretta in pieno campo alla quale va preferito il trapianto utilizzando piante di un anno d'età. Le piante vanno messe a dimora ad una distanza di 80-100 cm lungo la fila e con distanze fra le file in funzione del tipo di meccanizzazione adottato. La messa a dimora si effettua a novembre-dicembre nelle zone a inverno mite o a febbraio-marzo nelle regioni fredde.

La raccolta va fatta al secondo anno d'impianto per quanto riguarda il rizoma, oppure moderatamente anche al primo anno per i piccioli fogliari, avendo cura di lasciare un adeguato numero di foglie per consentire l'attività fotosintetica. L'epoca di raccolta è autunnale per il rizoma e primaverile, da aprile a giugno secondo le zone, per le foglie. In estate vanno asportati gli scapi con le infiorescenze in quanto la fioritura e la fruttificazione sottraggono energie alla pianta penalizzando soprattutto la produzione dei rizomi.

Le scelta della specie dipende dalle condizioni ambientali e dalla facilità di reperimento del materiale di riproduzione. Secondo le zone sono molto usate oltre al Rheum palmatum (Rabarbaro cinese), il Rheum officinale, il Rheum undulatum, il Rheum rhabarbarum. Nei climi caldi va fatta particolare attenzione nella scelta della specie, in quanto molte specie sono adatte a climi continentali con temperature estive non troppo alte. In Sardegna, in pianura, ha dato buoni risultati il Rheum undulatum in termini di rusticità, adattandosi bene a condizioni moderatamente siccitose e all'esposizione al sole.

Un tempo le radici di rabarbaro (termine che significa "radice barbara") venivano importate essiccate dalla Cina, poi la sua coltivazione di diffuse anche in Europa. In erboristeria si utilizza ancora il rizoma del rabarbaro dopo che è stato essiccato. Viene raccolto da piante che hanno raggiunto i 3 o 4 anni di età.

Per quanto riguarda gli usi erboristici con il rabarbaro, in particolare con il suo rizoma, si preparano decotti, infusi, tinture e estratti in polvere. I prodotti erboristici a base di rabarbaro vengono impiegati, ad esempio, in caso di stipsi, dismenorrea, amenorrea e per regolarizzare l'appetito.

Il forte effetto lassativo del rabarbaro è la maggiore controindicazione legata al suo uso eccessivo. L'assunzione di rabarbaro è controindicata in gravidanza e allattamento, nei bambini al di sotto dei due anni e nei pazienti che soffrono di problemi gastro-intestinali come le coliti. Le foglie di rabarbaro contengono molti ossalati, la loro assunzione è fortemente sconsigliata a chi soffre di calcoli renali e, in generale, le foglie di rabarbaro possono causare intossicazioni, dunque l'impiego del rabarbaro a livello erboristico e in cucina si limita soprattutto al rizoma e ai piccioli fogliari.



In cucina e nell'alimentazione il rabarbaro viene utilizzato tradizionalmente per la preparazione di liquori e digestivi, oltre che di marmellate, infusi, decotti e confetture. A livello di produzione industriale, il rabarbaro è spesso presente come ingrediente per aromatizzare le caramelle alle erbe o le caramelle balsamiche. Per le vostre ricette userete le coste del rabarbaro.

Il rabarbaro viene utilizzato per preparare ricette sia dolci che salate, a partire dalle classiche confetture, ma lo potrete scegliere anche per preparare un dolce, ad esempio una torta o una crostata, oppure un'insalata diversa dal solito da servire come contorno.

Il rabarbaro contiene il 93,5 % d’acqua, lo 0,9 % di proteine, lo 0,7 % di ceneri, l’1 % di zuccheri, lo 0,2 % di grassi e l’1,8 % di proteine.

Questi i minerali: calcio, potassio, magnesio, ferro, fosforo, manganese, sodio, zinco, rame e selenio.

Contiene vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, K e J. Contiene inoltre beta-carotene, luteina e zeaxantina, acido gallico, tannico e cinnamico.

Gli antichi romani e i greci lo utilizzavano in modo massiccio grazie alle sue proprietà terapeutiche. Il suo impiego principale è quello lassativo ma, se assunto sotto forma di tisana prima dei pasti, può portare alcuni benefici al fegato ed alla digestione. Contiene antrachinoni che hanno proprietà lassative, dal lato opposto contiene anche tannini che hanno invece effetto astringente. Se assunto in piccole dosi il rabarbaro ha proprietà astringenti mentre in dosi più elevate funge da blando lassativo.
Scottature e ferite: da secoli è conosciuta la sua attività antinfiammatoria e, per uso esterno, viene impiegato, soprattutto in Cina, per curare scottature e ferite.
Antitumorale: è recente la notizia che riporta le proprietà antitumorali di un tipo di rabarbaro coltivato in Inghilterra. Pare che la sua cottura prolungata per 20 minuti sia in grado di aumentare i livelli di polifenoli che sappiamo essere agenti chimici in grado di uccidere le cellule tumorali.
Infezioni intestinali: viene impiegato in fitoterapia per combattere le infezioni dell’intestino infatti, grazie alle sue proprietà, riequilibra la situazione della mucosa intestinale.
Ha proprietà antisettiche, emollienti, antispasmodiche, diuretiche e toniche. La sua radice si utilizza per il trattamento della diarrea, per i disturbi a fegato e cistifellea,  per le emorroidi, per i problemi mestruali, per i brufoli e per depurare l’organismo.
Il rabarbaro è una delle verdure con il più basso apporto calorico, per questo motivo viene spesso inserito nella diete di quelle persone che vogliono perdere peso senza però trascurare la propria salute. L’impatto che i vari composti organici hanno sul metabolismo può anche aumentare la capacità del nostro organismo di bruciare i grassi.
La sua assunzione apporta benefici al sistema cardiovascolare e quindi al cuore. Questo vegetale infatti è estremamente povero di grassi e non contiene colesterolo. Grazie alla buona presenza di fibre alimentari il rabarbaro facilità l’eliminazione del colesterolo cattivo LDL prevenendo così la formazione di pericolose placche nelle arterie e le malattie cardiovascolari.
La grande quantità di composti antiossidanti contrasta l’attività dei radicali liberi ed apporta quindi benefici al sistema cardiovascolare ed alla salute del cuore.
I radicali liberi sono un sottoprodotto del metabolismo umano la cui attività può uccidere o trasformare le cellule sane in cellule malate, spesso il cellule cancerose. Il rabarbaro è ricco di beta-carotene e di composti fenolici come la luteina e la zeaxantina  che proteggono la pelle dai radicali liberi. Una dieta ricca di questi composti antiossidanti può prevenire l’insorgere di alcuni tipi di tumore come ad esempio quello alla bocca e ai polmoni ma non solo. La prevenzione si estende anche alla degenerazione maculare, alla cataratta ed all’invecchiamento precoce.
La presenza di ferro e rame stimola la produzione di nuovi globuli rossi aumentando l’ossigenazione del sangue e la sua circolazione.
Il rabarbaro è una buona fonte di vitamina K che svolge un ruolo molto importante per la salute del cervello e dell’attività neuronale. La vitamina K protegge infatti le cellule del cervello dall’ossidazione e stimola l’attività cognitiva con benefici in termini di prevenzione per quanto riguarda l’Alzheimer.
La presenza di vitamina K promuove la crescita ossea e ne stimola la riparazione in caso di danni. Insieme alla buona quantità di calcio il consumo di questo vegetale è quindi indicato per mantenere le ossa in salute.
Le foglie del rabarbaro non vanno consumate poiché sono tossiche e la loro ingestione provoca un forte bruciore alla gola con nausea e vomito.





Abbiamo creato un SITO
per Leggere Le Imago
Poni una Domanda
e Premi il Bottone il
Sito Scegliera' una Risposta a Random
Tra le Carte che Compongono il Mazzo
BUON DIVERTIMENTO
gratis

PER TABLET E PC

LE IMAGO
.

 ANCHE

PER CELLULARE


NON SI SCARICA NIENTE
TUTTO GRATIS


DOMANDA
CLIK
E
RISPOSTA

FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.

.

Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti/blog personalizzati con Layout Responsive (visibili anche su cell) scrivere - postmaster(at)mundimago.org

ScambioBannerGratis

motori di ricerca