Visualizzazione post con etichetta polpa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta polpa. Mostra tutti i post

martedì 22 marzo 2016

IL COCCO



La noce di cocco è il frutto della palma di cocco (Cocos nucifera), una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Arecaceae, definita “albero della vita” dagli abitanti dei paesi produttori in quanto tutte le sue parti possono essere utilizzate: l’acqua, il latte, la polpa, lo zucchero, l’olio, ma anche il guscio e le foglie che sono usati come materiali di arredamento e decorazione. Attualmente coltivata in tutti i paesi tropicali, oltre che in Asia, in America centrale e meridionale e in Africa, la palma da cocco è riuscita a diffondendosi in modo naturale, trasportata dalla correnti marine, soprattutto grazie alla capacità di mantenere a lungo la propria germinabilità. Furono gli esploratori spagnoli a coniare il nome di cocco (muso di scimmia) perché, a loro dire, le tre tacche presenti sulla noce con sfondo peloso, ricordavano una scimmietta.

La noce di cocco è una buona fonte di minerali come potassio, fosforo, sodio, calcio, magnesio e ferro; mentre le vitamine sono presente in proporzione inferiore anche se le più rappresentate sono: i folati, la Vitamina C, la Vitamina E e la Vitamina B3. I componenti nutrizionali della noce di cocco si differenziano a seconda se sono presenti nella polpa oppure nell’acqua. I benefici dell’acqua di cocco L’acqua di cocco è un liquido altamente rinfrescante e rappresenta una gustosa alternativa alle bevande energetiche e tonificanti, proprietà che la rende l’alimento perfetto per gli sportivi in quanto fornisce moltissimi minerali che vengono persi con la sudorazione e vanno quindi reintegrati, ma può anche essere assunta quotidianamente ad esempio come ingrediente di gustosi frullati. Ogni cocco può contenere circa 200-1000 ml di acqua a seconda del tipo e della dimensione. Un litro di acqua di cocco apporta 1500 mg di potassio contro gli appena 300 mg delle bevande pensate per gli sportivi, ha simili quantità di magnesio e carboidrati, ma è anche ricco di antiossidanti e viene venduto a un prezzo simile rispetto alle bibite per lo sport. Riduce la pressione sanguigna grazie al suo contenuto di potassio; allevia l’acidità gastrica; migliora la digestione ed è un’ottima bevanda energetica naturale.

Per noi il cocco rappresenta un alimento esotico, un cibo fresco tipico della stagione estiva che possiamo trovare in alcuni supermercati e che riusciamo ad avere più facilmente a disposizione quando ci troviamo in spiaggia. Durante un viaggio all'estero però potremmo avere la possibilità di gustare noci di cocco locali.
Quando apriamo una comune noce di cocco, ecco che possiamo gustare la sua polpa. Dalla noce di cocco ancora verde viene ricavata l'acqua di cocco, una bevanda particolarmente dissetante e ricca di sali minerali.

Dal cocco si ottengono anche il latte di cocco, una bevanda vegetale che possiamo affiancare al latte di riso o al latte di mandorle, e l'olio di cocco, che viene utilizzato come prodotto di bellezza ma anche come ingrediente per cucinare e condire, soprattutto in Oriente.

Il cocco contiene fibre vegetali e acqua, ma anche una parte grassa, che lo rende un frutto molto nutriente e che nello stesso tempo fa salire il conteggio delle calorie. Infatti è bene ricordare che 100 grammi di polpa di cocco, considerando dunque soltanto la parte commestibile, apportano 360 calorie.

Il cocco secondo la medicina naturale ha la capacità di regolare gli zuccheri nel sangue, di abbassare il colesterolo e di aiutare l'organismo a mantenere la corretta idratazione, in particolare se oltre alla polpa di cocco si consuma anche l'acqua di cocco.

Il consumo di cocco inoltre aiuta a migliorare la digestione, supporta il sistema immunitario, è utile nella difesa da virus e infezioni e contribuisce a regolare il metabolismo e a mantenere un peso del corpo corretto.



Il consumo di cocco inoltre supporta lo sviluppo di ossa e denti forti e sani, aumentando la capacità del nostro corpo di assimilare il calcio e il magnesio. Si ritiene inoltre che il cocco aiuti a prevenire l'osteoporosi, una condizione in cui le ossa diventano fragili e perdono la loro densità.

Dunque il cocco può essere considerato un alimento importante per chi vuole proteggere le proprie ossa ma nello stesso tempo non assume o preferisce non consumare latte e latticini perché vegan o intollerante al lattosio. Infine, per il suo contenuto di acido laurico, il cocco è considerato benefico sia per il sistema nervoso che per il cervello.

L'olio di cocco (o margarina), di elevata rilevanza economica, è ricavato dalla mandorla (copra) del frutto: questa rappresenta la matrice per la produzione dell'olio, dato il suo elevato contenuto in termini lipidici (65% di grasso).
Talvolta, l'olio di cocco viene utilizzato anche come mangime per animali: dalla copra, si ottengono infatti sottoprodotti, noti come pannelli di copra, utili a questi fini.
Attraverso l'incisione delle infiorescenze, si ricava una linfa utile per la produzione di aceto di palma, vino, zucchero ed acquavite. Anche le gemme giovani (o cavoli di palma di cocco) possono essere utilizzate per l'alimentazione.
A Tahiti, si ritiene che il latte di cocco sia particolarmente indicato per i malati ed i convalescenti, poiché nutre senza appesantire lo stomaco.
Ad ogni modo, il cocco non viene sfruttato solamente in ambito alimentare: infatti, le fibre del mesocarpo sono utili per realizzare tappeti, corde, cappelli, spazzole e canestri.
L'olio ricavato dal cocco viene utilizzato anche nell'industria cosmetica per la produzione di saponi, schiume e creme da barba, grazie al suo potere schiumogeno. Ancora, il latte di cocco applicato sulla cute sottoforma di creme od unguenti, esplica proprietà emollienti e lenitive, rendendo la pelle morbida ed elastica: a tal proposito, è particolarmente indicato per le pelli secche ed aride.
Della palma da cocco, si utilizza anche il tronco: il legno è utilizzato per la produzione di mobili o, addirittura, per la costruzione di case tipicamente rurali. Anche le foglie sono utilizzate in ambito “edilizio” per la copertura di tetti di capanne.
L'olio di cocco viene utilizzato anche in ambito fitoterapico, per la realizzazione di prodotti antivirali, antifungini, antiprotozoari, antimicrobici ed antisettici (disinfettanti).



Abbiamo creato un SITO
per Leggere Le Imago
Poni una Domanda
e Premi il Bottone il
Sito Scegliera' una Risposta a Random
Tra le Carte che Compongono il Mazzo
BUON DIVERTIMENTO
gratis

PER TABLET E PC

LE IMAGO
.

 ANCHE

PER CELLULARE


NON SI SCARICA NIENTE
TUTTO GRATIS


DOMANDA
CLIK
E
RISPOSTA

FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.

.

sabato 12 dicembre 2015

IL CETRIOLO



Il cetriolo è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, originario dell'India.

Ha forma allungata, simile a quella dello zucchino, buccia spessa, ancorché edule, leggermente bitorzoluta e di colore verde, polpa bianca succosa, leggermente acidula, con semi nella parte centrale. Viene mangiato crudo tagliato a fette in insalata ed entra come componente di insalate miste o come guarnitura di piatti freddi. Raccolto immaturo, di piccole dimensioni (cetriolino), viene posto sotto aceto e consumato in antipasti misti ed entra affettato nella composizione della giardiniera.

Le prime coltivazioni di questo ortaggio, risalgono a 5000 anni fa ed erano situate ai piedi dell'Himalaya. La pianta, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, fu probabilmente introdotta nel bacino mediterraneo dagli Egiziani. Il cetriolo non è solo un semplice ortaggio ma si è rivelato un ottimo alleato per la salute generale dell’organismo. Esso infatti contiene una importantissima sostanza predominante: l’Acido tartarico che impedisce ai carboidrati dei prodotti alimentari, immessi nel nostro organismo, di trasformarsi in grassi, ecco perché i dietologi consigliano il consumo del cetriolo nelle diete e a tutti coloro che vogliono mantenere il peso sotto controllo. Gli specialisti suggeriscono addirittura di mangiarlo abbinato al pane integrale per esaltarne totalmente la sua efficacia come prodotto altamente dietetico. Inoltre ha pochissime calorie, è un buon diuretico e un valido disintossicante.

In Italia, la produzione del cetriolo si attesta sulle 120.000 tonnellate. Le regioni in cui viene maggiormente coltivato sono: il Lazio (dove si ottiene circa il 20% del raccolto nazionale), seguito dal Veneto (17%), dalla Puglia (16%), Campania (14%), Sicilia (11%), Calabria (5%) ed Emilia-Romagna (3%). Le varietà più diffuse sono:
- il Verde Lungo d'Italia;
- il Marketer che può avere frutti lunghi fino a 25 cm;
- il Mezzo Lungo Bianco che ha buccia bianca (una qualità piuttosto rara)
- il Parigino.

Tra gli insetti, il cetriolo è colpito dall'afide Aphis gossypii. Tra le malattie da funghi, le più comuni sono l'oidio (causato da Erisiphe cichoracearum), la peronospora (causata da Pseudoperonospora cubensis e dal Sphaerotheca fuliginea) e la muffa grigia (causata da Botrytis cinerea).

Pressoché privo di calorie (13 kcal per 100 gr di prodotto), il che lo rende comune nelle diete, è composto prevalentemente da acqua (96%), carboidrati disponibili (2%) e sali minerali quali potassio (140 mg), calcio (16 mg), fosforo (17 mg), sodio (4 mg). Contiene inoltre 11 mg di vitamina C, mentre è trascurabile l’apporto di vitamine degli altri gruppi. Va preferibilmente consumato quando al tatto è duro: se la polpa non risulta soda significa che l'ortaggio non è più buono. Dal punto di vista della digestione non è ben tollerato da tutti: in particolare è talora indigesto per i bambini.



Quando si deciderà di acquistare alcuni cetrioli, sarà bene sceglierli non troppo grandi né troppo piccoli e verificare bene che non siano ammaccati o avvizziti perché in quel caso la polpa sarà meno soda e più acquosa e quindi il gusto sarà particolarmente insipido. Se non amate particolarmente i semi in essi contenuti, ricordatevi di scegliere quelli di dimensioni più piccole poiché ne posseggono minore quantità. I cetrioli si conservano in frigorifero nello scomparto delle verdure per 10 giorni e non oltre anche se, una volta acquistati, si consiglia di consumarli subito per godere pienamente delle loro qualità. Ma è possibile anche conservali sotto sale, dopo averli tagliati a fette.
 
I cetrioli sono ricchi di acqua, per questo motivo vengono ritenuti particolarmente rinfrescanti e depurativi. Questa caratteristica è molto importante per l’attività dei nostri reni. Inoltre hanno pochissime calorie e quindi vengono molto usati nelle diete dimagranti. Contengono provitamina A, le vitamine del complesso B, la vitamina C e sono ricchi di potassio, ferro, calcio, iodio e manganese. Aiutano  i reni ad eliminare i liquidi e le tossine, migliorano l’attività del fegato e del pancreas. La polpa del cetriolo viene utilizzata come diuretico e disintossicante e l’acqua e i sali minerali in esso contenuti, sono molto utili per controbilanciare i cibi acidi. Gli antichi lo utilizzavano inoltre per debellare i vermi intestinali e per abbassare la febbre. Anche per malattie come la gotta, patologia dovuta ad  un accumulo eccessivo di acido urico nel sangue e nei tessuti  (che fa rigonfiare gli arti), i cetrioli vengono ben utilizzati. Gli enzimi contenuti nel cetriolo aiutano l'organismo ad assimilare le proteine, purificano e disintossicano l'intestino. Gli stessi principi attivi aiutano a prevenire anche la formazione di calcoli ai reni e alla vescica. Mangiando regolarmente cetrioli si combatte la costipazione. Inoltre sono anche molto utili per compiere una sorta di pulizia intestinale e per lubrificare le articolazioni. Sono anche a tutti note le proprietà diuretiche, vermifughe, emollienti, antiinfiammatorie e antipruriginose.

Il cetriolo è ricco di zolfo, quindi è molto indicato per curare la pelle: infatti è in grado di schiarire le macchie dell’età, grazie alle sue proprietà decongestionanti. È anche consigliato dagli esperti dermatologi per lenire le scottature solari e se usato con continuità rappresenta una buona soluzione per “migliorare” le rughe. Tutti conoscono anche il vecchio rimedio delle nonne per combattere il gonfiore: i cetrioli sugli occhi che hanno la proprietà di ravvivare lo sguardo, ringiovanire l’aspetto della pelle intorno agli occhi stanchi e ridurre borse e occhiaie. In cosmesi, viene utilizzata la polpa per ottenere maschere per il viso rinfrescanti e idratanti, i semi invece per maschere tonificanti e rassodanti, il succo per impacchi lenitivi su pelli irritabili.. Infine per ridurre le rughe e rendere la pelle più morbida e luminosa, si può preparare un’ottima maschera facciale utilizzando un cetriolo tritato con olio d’oliva e qualche goccia di succo di limone. Questo trattamento ha azione detergente, riduce e pulisce i pori dilatati o occlusi ed è adatta anche alle pelli più sensibili che non tollerano né sapone né acque dure. L’efficacia di questo trattamento è sicuramente superiore a qualsiasi crema, sicuramente più costosa.



Abbiamo creato un SITO
per Leggere Le Imago
Poni una Domanda
e Premi il Bottone il
Sito Scegliera' una Risposta a Random
Tra le Carte che Compongono il Mazzo
BUON DIVERTIMENTO
gratis

PER TABLET E PC

LE IMAGO
.

 ANCHE

PER CELLULARE


NON SI SCARICA NIENTE
TUTTO GRATIS


DOMANDA
CLIK
E
RISPOSTA

FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.

.

ScambioBannerGratis

motori di ricerca