mercoledì 15 dicembre 2010

intanto lo spreco è servito

La metà del cibo prodotto nel mondo viene sprecato

  - Sloweb


Se la crisi energetica sta spingendo la società odierna verso un utilizzo più responsabile delle risorse del pianeta cercando fonti alternative ed un uso più efficiente limitando dispersioni e sprechi, sembra che la stessa cosa non succeda per quanto riguarda la produzione alimentare. La metà del cibo prodotto al mondo viene infatti sprecato, questo è il dato sconcertante che emerge da una ricerca presentata a Stoccolma nel corso del World Water Week e condotta dallo Stockholm International Water Institute, dallo UN Food and Agriculture Organization e dall'International Water Management Institute.

All’ultimo vertice sulla crisi alimentare (giugno 2008), la Fao ha fatto dell’incremento della produzione alimentare il cavallo di battaglia per risolvere l’emergenza, mentre l’agroindustria preme per l’introduzione massiccia di ogm che (secondo loro) riuscirebbero a nutrire l’intera popolazione mondiale. Ma a Stoccolma si è dimostrato che il problema è altro, si tratta di spreco vero e proprio anziché di crisi di produzione.

Il rapporto ha calcolato che nei Paesi poveri tra il 15% e il 5% del cibo si perde in fase di raccolta e tra il 15% e il 20% nelle fasi di trasformazione, trasporto, immagazzinamento. Nei Paesi ricchi invece lo spreco si concentra nel momento successivo all’acquisto, siamo noi consumatori cioè a gettare quantità immani di cibo perfettamente edibile.

Invece di cercare di produrre sempre di più stressando le risorse e gli ecosistemi del nostro pianeta, il consiglio dei ricercatori a Stoccolma è di dimezzare lo spreco di cibo entro il 2025, migliorando l’utilizzo dell’acqua, promuovendo un consumo più responsabile di cibo nei Paesi ricchi e ottimizzando la produzione di alimenti.

Fonte :
Environment News Service
Blogeko.info


Luca Bernardini
l.bernardini@slowfood.it




I consumi vanno a picco ma la spazzatura no. Mentre le famiglie tirano la cinghia per arrivare alla fine del mese il nostro paese continua a permettersi sprechi incredibili.
Quello forse più inaccettabile riguarda la spesa alimentare, secondo la Coldiretti il 37% di quanto acquistato per mangiare finisce dritto nella spazzatura. Il totale ha a sua volte dell'incredibile: viene macerata spesa per un equivalente di 37 miliardi di euro, nei sacchetti dell'immondiazia ci sarebbe abbastanza cibo da sfamare 44 milioni di persone.
I dati di Coldiretti sono stati elaborato da una indagine di Last minute market dell'Università di Bologna, che ricorda come il controvalore del cibo in spazzatura tocchi il 3% del Prodotto interno lordo.
Manco a dirlo, i beni alimentari più a rischio spazzatura sono frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati che si classificano tra i prodotti piu' a rischio. Visti i tempi forse è meglio organizzarsi meglio, ricordano alla Coldiretti.
La stessa Last minute market (www.lastminutemarket.it) organizza con varie associazioni (tra cui appunto la Coldiretti) dei pranzi e delle cene degli avanzi, creando un'occasione per spiegare come salvare il cibo avanzato e trasformarlo in un ottimo pasto e andando anche ad alleggerire il carico della spazzatura da dover smaltire.


-
  . Get cash from your 
website. Sign up as affiliate.
.
 .
 .

. .

Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti/blog personalizzati con Layout Responsive (visibili anche su cell) scrivere - postmaster(at)mundimago.org

ScambioBannerGratis

motori di ricerca