lunedì 27 dicembre 2010

SCULTURE COL CIBO



In questo modo potrete consolarvi, e se anche il cibo che portate in tavola non sarà buono, almeno sarà bello da mangiare.

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domenica 19 dicembre 2010

Ecco come rendere la tavola più invitante





. Anche le cose sognano.. Regenesi



Riunirsi intorno alla tavola per assaporare insieme una buona cena è un piacere impagabile che favorisce le relazioni, la convivialità e il benessere.
Per rendere questo piacere ancora più speciale possiamo ricorrere ad alcune semplici idee, che abbelliscono ulteriormente la nostra tavola.
Prima di tutto è importante pensare all’ambiente circostante, a partire dall’illuminazione: per favorire il dialogo e creare un’atmosfera rilassante, la luce non deve essere né troppo fredda né troppo intensa. Una luce dai toni caldi, in grado di illuminare bene tutta la tavola senza però risultare “invasiva”, è la soluzione più indicata.
In occasione di una cena romantica oppure di una ricorrenza speciale da festeggiare con la famiglia o con gli amici, possiamo pensare a una musica di sottofondo: esistono in commercio raccolte specifiche di musica d’ambiente; in alternativa la musica classica e il jazz possono essere valide soluzioni, a patto però di tenere il volume basso per non interferire con la conversazione (che dovrà essere piacevolmente accompagnata, ma non disturbata).
Se vogliamo abbellire la nostra tavola in modo semplice, possiamo pensare a un centrotavola. Le alternative sono molteplici e si adattano alle diverse occasioni: una composizione di fiori o di frutta, un portacandele d’argento (ideale per le cene più formali), alcune candele colorate da inserire in un bel vaso di vetro trasparente, una ciotola contenente alcune conchiglie dalle forme particolari (perfetta per una cena estiva).
Anche i segnaposto – soprattutto se i commensali sono numerosi – possono rendere la nostra tavola ancora più invitante, oltre a favorire la collocazione degli ospiti: un cartoncino con il nome dell’invitato, ma anche un fiore di carta crespa, un nastro colorato…le possibilità sono praticamente infinite.
Un sistema semplice, ma assolutamente efficace e di grande effetto, per abbellire la tavola è piegare i tovaglioli in modo decorativo seguendo il principio degli origami: il tovagliolo potrà assumere la forma di un ventaglio, di un fiore, etc.
Infine, per assaporare con gusto il piacere del cibo e trascorrere una serata in puro relax ricordiamo sempre di tenere televisione e cellulari spenti: un’abitudine purtroppo poco seguita, ma molto importante per la nostra tranquillità e il nostro benessere.


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BachecaWeb .

mettere gli ospiti a loro agio.






. Anche le cose sognano.. Regenesi .



Da sempre, condividere il piacere del cibo favorisce le relazioni interpersonali: una cena tutti insieme può essere il sistema migliore per far nascere nuovi rapporti di amicizia o consolidare quelli già esistenti.
Per creare l'atmosfera più adatta per una piacevole serata in compagnia, ci sono alcuni semplici accorgimenti che ci possono aiutare a mettere i nostri ospiti a loro agio.
Prima di tutto, è importante invitare un numero di persone adeguato alle dimensioni della nostra tavola: se cenare gomito a gomito – senza spazio per muoversi comodamente - può causare imbarazzo, anche una distanza eccessiva tra un ospite e l'altro può creare un'atmosfera troppo fredda e impersonale, che non facilita la conversazione.
Anche la conversazione ha un ruolo fondamentale: cerchiamo di agevolarla coinvolgendo tutti gli invitati nel dialogo ed evitando temi che possano far sentire escluso qualcuno o offenderne la sensibilità (per esempio, se non si conoscono bene i commensali è meglio non introdurre argomenti di carattere politico o religioso).
In questo senso, anche la disposizione degli ospiti a tavola gioca un ruolo chiave: per agevolare il dialogo e creare un clima rilassato, possiamo alternare persone che già si conoscono e persone che si incontrano per la prima volta, in modo da mettere tutti nella condizione di prendere parte alla conversazione. In altre parole, cerchiamo di non favorire la formazione di "gruppetti" compatti che chiacchierano tra di loro escludendo inevitabilmente gli altri.
E poi non dimentichiamo gli interessi e le affinità: collocare vicine persone che condividono gli stessi hobby o che si trovano in una situazione simile (un parto, un nuovo lavoro, ecc) può facilitare la nascita di nuove amicizie.
In che ordine servire i commensali? Se si tratta di una cena informale tra amici di lunga data il problema non si pone: gli invitati possono passarsi il piatto da portata in modo da servire tutti.
Nel caso di una cena più formale, ricordiamoci che alcune persone sono molto sensibili alle questioni di "etichetta". Per non offendere nessuno, si serve per prima la signora più anziana, proseguendo poi con le altre signore più giovani; seguendo lo stesso criterio "anagrafico" si passa poi agli ospiti di sesso maschile. Ovviamente, i padroni di casa si servono per ultimi.





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come organizzare al meglio la cena tra amici


Una cena con gli amici? Un'occasione perfetta per rinsaldare ulteriormente i rapporti, socializzare con eventuali "amici di amici" e trascorrere una serata di puro divertimento e relax.
Per rendere la cena ancora più gradevole - e per evitare di trascorrere la maggior parte del tempo in cucina a seguire i preparativi, lasciando gli ospiti in sala da pranzo - potremmo organizzare un menù "intelligente": zuppe, minestroni e passati di verdura, per esempio, possono essere preparati in anticipo e dovranno solo essere riscaldati rapidamente pochi minuti prima di sedersi a tavola.
Per il secondo piatto, la scelta di un polpettone o di un arrosto ci permetterà di cuocere la carne prima, senza obbligarci a cucinarla al momento. Una bella insalata fresca, da condire in tavola con olio, aceto ed erbe aromatiche, garantirà un tocco di colore e freschezza (e un ulteriore "rifornimento" di vitamine e sali minerali).
Un carrello a due ripiani può essere prezioso in occasioni di questo tipo: sarà, infatti, utilissimo per appoggiare i piatti da portata e le posate aggiuntive, che collocheremo sul ripiano superiore. Sul carrello, potremo mettere anche il cavatappi, il cestino del pane, la saliera, la pepiera, l'oliera, l'acetiera e le bottiglie di vino aggiuntive in modo da non ingombrare la tavola.
Sul ripiano inferiore del carrello appoggeremo, invece, i piatti e le posate già utilizzati, evitando di alzarsi da tavola e interrompere così la conversazione con gli ospiti.
Se optiamo per una macedonia al posto del dessert, potremo appoggiarla sul carrello, insieme alle relative coppette.
L'unica "interruzione" in una cena di questo tipo coinciderà con la preparazione del caffè, che serviremo su un grande vassoio insieme alla zuccheriera.
Un ultimo consiglio? Accertiamoci di avere uno smacchiatore a portata di mano: utilissimo per eliminare rapidamente dagli abiti le eventuali macchie di vino o sugo.

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mercoledì 15 dicembre 2010

intanto lo spreco è servito

La metà del cibo prodotto nel mondo viene sprecato

  - Sloweb


Se la crisi energetica sta spingendo la società odierna verso un utilizzo più responsabile delle risorse del pianeta cercando fonti alternative ed un uso più efficiente limitando dispersioni e sprechi, sembra che la stessa cosa non succeda per quanto riguarda la produzione alimentare. La metà del cibo prodotto al mondo viene infatti sprecato, questo è il dato sconcertante che emerge da una ricerca presentata a Stoccolma nel corso del World Water Week e condotta dallo Stockholm International Water Institute, dallo UN Food and Agriculture Organization e dall'International Water Management Institute.

All’ultimo vertice sulla crisi alimentare (giugno 2008), la Fao ha fatto dell’incremento della produzione alimentare il cavallo di battaglia per risolvere l’emergenza, mentre l’agroindustria preme per l’introduzione massiccia di ogm che (secondo loro) riuscirebbero a nutrire l’intera popolazione mondiale. Ma a Stoccolma si è dimostrato che il problema è altro, si tratta di spreco vero e proprio anziché di crisi di produzione.

Il rapporto ha calcolato che nei Paesi poveri tra il 15% e il 5% del cibo si perde in fase di raccolta e tra il 15% e il 20% nelle fasi di trasformazione, trasporto, immagazzinamento. Nei Paesi ricchi invece lo spreco si concentra nel momento successivo all’acquisto, siamo noi consumatori cioè a gettare quantità immani di cibo perfettamente edibile.

Invece di cercare di produrre sempre di più stressando le risorse e gli ecosistemi del nostro pianeta, il consiglio dei ricercatori a Stoccolma è di dimezzare lo spreco di cibo entro il 2025, migliorando l’utilizzo dell’acqua, promuovendo un consumo più responsabile di cibo nei Paesi ricchi e ottimizzando la produzione di alimenti.

Fonte :
Environment News Service
Blogeko.info


Luca Bernardini
l.bernardini@slowfood.it




I consumi vanno a picco ma la spazzatura no. Mentre le famiglie tirano la cinghia per arrivare alla fine del mese il nostro paese continua a permettersi sprechi incredibili.
Quello forse più inaccettabile riguarda la spesa alimentare, secondo la Coldiretti il 37% di quanto acquistato per mangiare finisce dritto nella spazzatura. Il totale ha a sua volte dell'incredibile: viene macerata spesa per un equivalente di 37 miliardi di euro, nei sacchetti dell'immondiazia ci sarebbe abbastanza cibo da sfamare 44 milioni di persone.
I dati di Coldiretti sono stati elaborato da una indagine di Last minute market dell'Università di Bologna, che ricorda come il controvalore del cibo in spazzatura tocchi il 3% del Prodotto interno lordo.
Manco a dirlo, i beni alimentari più a rischio spazzatura sono frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati che si classificano tra i prodotti piu' a rischio. Visti i tempi forse è meglio organizzarsi meglio, ricordano alla Coldiretti.
La stessa Last minute market (www.lastminutemarket.it) organizza con varie associazioni (tra cui appunto la Coldiretti) dei pranzi e delle cene degli avanzi, creando un'occasione per spiegare come salvare il cibo avanzato e trasformarlo in un ottimo pasto e andando anche ad alleggerire il carico della spazzatura da dover smaltire.


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