Scegliere un menu per le nozze

Sembra facile, ma scegliere un menu per il ricevimento di nozze è un aspetto molto importante è delicato, sul quale gli sposi devono fare attenzione anche ai minimi dettagli. Ecco alcuni suggerimenti per trattare al meglio i vostri ospiti.

1: Non affamate i vostri ospiti Se i vostri ospiti soffriranno la fame dopo la cerimonia, non si godranno il momento, anzi, rischierete malumori che si trascineranno anche dopo il ricevimento. Non lasciate mai gli ospiti senza cibo! Calcolate bene i tempi, e teneteli sempre impegnati tra drinks e buffet non appena arrivano alla location.

2: Non eccedete nella quantità Verificate bene la sequenza dei piatti. Ad esempio, se è previsto un secondo molto sostanzioso, non eccedete con gli antipasti altrimenti gli ospiti non potranno gustarsi le portate più succulente. Allo stesso tempo evitate un abbondante aperitivo alcoolico senza antipasti, se non volete incentivare stati di sonnolenza o peggio, di ubriachezza.

3: Variate gli ingredienti La varietà stuzzica l’interesse e il palato degli invitati. Ad esempio, se servirete frutti di mare come antipasto, evitatelo come piatto principale. Date sempre un tema culinario principale, ma prevedete delle variazioni che non rendano monotono il menu, e soprattutto non sazino gli ospiti con lo stesso sapore per tutte le portate.

4: Meglio andare sul sicuro Se non siete pienamente fiduciosi della capacità degli chef, di solito è meglio attenersi a dei piatti sicuri. Alcune pietanze sono deliziose quando fatte ad arte, ma purtroppo sono anche molto facili da sbagliare, soprattutto quando si cucina per un centinaio di persone. Lo stesso vale per i piatti avventurosi come l'aragosta o il sushi. Quindi a volte è meglio puntare su alcuni piatti semplici che vi garantiranno comunque l’apprezzamento di tutti.

5: Ci vuole coerenza Cercate di riflettere lo spirito che ha animato il vostro matrimonio anche nella scelta del cibo per dare un senso di continuità. Se state pianificando un matrimonio “easy” molto rilassato, accompagnatelo ad un menu altrettanto semplice. Se invece il vostro è un ricevimento elegante e sofisticato, osate con cibi sfiziosi e ricercati. Non mescolate stili e cibi che non siano in sintonia tra di loro.

6: Non abbiate paura di essere originali Tenendo in considerazione i punti precedenti, nulla vi vieta comunque di essere estremamente originali nelle scelte. Se avete intenzione di proporre un ricevimento molto personale, fatelo anche con il menu. Se siete in tema con lo stile delle vostre nozze, perché non proporre un antipasto tutto a base di vini e formaggi con esperti somellier che ne illustrino gli abbinamenti agli ospiti?

7: Riflettete le vostre personalità nel cibo Il giorno del matrimonio dovrebbe essere ispirato alla storia degli sposi, ai loro gusti e alle loro preferenze. Questo vale anche per il menu. Inserite un tocco personale nella scelta dei piatti. Certo, non tutti condividono i vostri stessi gusti, ma cercate di trasmettere anche nel cibo qualcosa che vi rappresenti.

8: Prendete in considerazione la stagione.
 La stagione influenza due cose quando si tratta del vostro menu di nozze. In primo luogo, la scelta degli ingredienti disponibili in stagione migliorerà il sapore complessivo di ogni piatto.
 In secondo luogo, le condizioni meteo durante certe stagioni possono determinare anche quali piatti vengono serviti.
Ad esempio, nei mesi freddi, insalate e piatti di pesce possono non essere quello che i vostri ospiti desiderano, mentre una cena arrosto o un risotto bollente non saranno particolarmente apprezzati nei mesi caldi.

9: Una formula semplice ma efficace La scelta di delizie gastronomiche per stupire i vostri ospiti va ragionata anche sulla base del numero di questi ultimi. Un matrimonio intimo può consentire di optare per piatti più costosi e più difficili da preparare, perché il numero ridotto permette maggiore cura e attenzione. Considerando un grande matrimonio con un numero elevato di invitati, dovrete invece pensare a delle portate adatte alla preparazione su larga scala.

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